Forte scossa di terremoto in Italia, scossa di magnitudo 4,8: gente in strada e scuole chiuse
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8, si è verificata alle ore 05:10 con profondità stimata è stata di circa 8.4 chilometri. I dati sui terremoti sono stati aggiornati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, INGV, che monitora la situazione. Subito dopo ne è seguita un’altra di magnitudo 2.8, ma lo sciame sismico è stato di otto scosse. Al momento non si registrano danni a persone o cose. Dopo la forte scossa, lngv ha corretto la magnitudo a 4.8, inizialmente stimata tra i 4.6 e 5.1.
La scossa è stata avvertita distintamente in tanti Comuni e grandi città. Al momento non si registrano danni a cose o persone, ma si segnalano centinaia di persone riversatesi in strada dopo il sisma. “Al momento non risultano situazioni di particolare criticità a seguito del terremoto con epicentro a Marradi. Continueranno i controlli agli edifici e strutture”: lo ha scritto su Twitter il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Terremoto lunedì 18 settembre 2023 4.8 a Marradi (Firenze)
L’epicentro del sisma è stato localizzato a 3 chilometri a sud-ovest di Marradi, in provincia di Firenze, ed è stato avvertito in tutta la Toscana e nelle regioni limitrofe, compresa l’Emilia-Romagna e le Marche. “C’è molta preoccupazione, tanta gente in strada, ma non si segnalano danni particolari – dice a Rainews24 il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti – I vigili del fuoco stanno uscendo per le verifiche ma al momento non si segnalano criticità”.
Con lo stesso epicentro i sismografi dell’Ingv hanno registrato un’altra scossa di magnitudo 3.3 alle ore 04:38 e successivamente altre 8 scosse di magnitudo tra 2 e 3, sempre sull’Appennino, a Marradi o nei pressi della vicina Tredozio tra le province di Forlì e Cesena.
“C’era stato un evento anche 30 minuti prima nella stessa area di Marradi, un’area notoriamente sismica. In quella zona ci fu il terremoto del Mugello, di 6.3, 6.4 di magnitudo, del 1919. Poi nel 2019, una scossa di magnitudo 4.7. È un’area estremamente sismica legata all’estensione dell’Appennino tra Toscana e Emilia-Romagna”, ha detto il presidente dell’Ingv Carlo Doglioni a Rainews24.