È solo un raffreddore… tragico errore dei medici
Una tragedia che ha scosso la comunità di Bathurst ha portato alla morte di una bambina di cinque anni, Cathy Kassis, dopo una serie di diagnosi errate. Nonostante le tragiche circostanze, la famiglia Kassis ha deciso di donare gli organi della piccola, salvando tre giovani vite.
La piccola Cathy aveva iniziato a mostrare sintomi simili a quelli di un comune raffreddore. Tuttavia, dopo due visite – una dal medico di famiglia e una dal pronto soccorso – le era stato diagnosticato erroneamente un’infezione virale. Nonostante l’intuizione del padre, Sutton, che sentiva che qualcosa non quadrava, le rassicurazioni dei professionisti hanno indotto la famiglia a proseguire con le cure suggerite.
L’intensificarsi dei sintomi ha poi portato ad un nuovo accesso d’urgenza, dove i test per COVID-19 e RSV sono risultati negativi. Questo ha ulteriormente rassicurato i medici sul fatto che la piccola stesse affrontando una semplice infezione virale. Tuttavia, i giorni successivi hanno dimostrato quanto fossero sbagliate tali assunzioni.
Il 28 agosto, in un momento di assoluta disperazione, Cathy è svenuta tra le braccia di sua madre, con le labbra ormai diventate blu. Nonostante gli sforzi disperati dei soccorritori, la bambina è stata dichiarata cerebralmente morta al Westmead Children’s Hospital dopo 78 minuti di tentativi di rianimazione. È stato solo in questo tragico momento che uno specifico tampone ha rivelato la verità: Cathy era positiva allo Streptococco A, un’infezione batterica potenzialmente mortale, ma curabile con antibiotici se diagnosticata correttamente.
Il dolore della famiglia Kassis è amplificato dalla consapevolezza che la vita di Cathy avrebbe potuto essere salvata. Tuttavia, hanno scelto di trasformare questa tragedia in un dono per altre famiglie, permettendo la donazione degli organi della piccola. Grazie a questo nobile gesto, tre giovani vite sono state salvate.
La storia di Cathy serve come un amaro promemoria dell’importanza delle diagnosi accurate e dell’ascolto attento dei pazienti e delle loro famiglie.