IL NUOVO OBBLIGO A PARTIRE DAL 1° SETTEMBRE 2023: COSA CAMBIA
Gli ultimi anni sono stati particolarmente duri dal punto di vista socio-economico. La crisi del Covid prima, e le ripercussioni del conflitto tra Russia ed Ucraina poi, hanno prodotto delle conseguenze nefaste in tutto il mondo, Italia compresa.
Le famiglie e le imprese italiane si sono ridotte al lastrico, sempre più in difficoltà a fronteggiare aumenti esorbitanti dei costi delle bollette, dei beni di prima necessità, de carburante, con un’inflazione sempre più galoppante, che non conosce, ad oggi, battute d’arresto.
Il governo Meloni sta cercando di fronteggiare, quanto meno tamponando, questi scenari economici fuori controllo, attraverso l’introduzione di bonus e di misure volte a migliorare la situazione generale degli italiani, schiacciati dal peso di una crisi senza precedenti che sta colpendo anche coloro che, prima che tutto ciò accadesse, versavano in buone condizioni e non di certo arrancavano per arrivare a fine mese.
Siamo ormai agli sgoccioli dell’estate ed è tempo, per molti, del cosiddetto esodo di rientro, riprendendo la routine, fatta del solito tram tram, barcamenandosi tra molteplici impegni lavorativi, scuola, hobby dei bimbi, ma anche tasse, obblighi, cambiamenti importanti sotto l’aspetto legislativo che non possono essere ignorati.
A partire dal 1 settembre, scatterà un altro obbligo. Vediamo insieme di cosa si tratta nella seconda pagina del nostro articolo, dal momento che conoscere i cambiamenti è fondamentale che non si vogliono correre rischi.
I cambiamenti interesseranno una determinata categoria di lavoratori, ovvero i costruttori auto che, con l’arrivo delle norme Euro 7 , potrebbero vedersi ridotti drasticamente i modelli di auto omologabili. Se questa questione è ancora in stanby, quel che è certo è che le auto di nuova omologazione, a partire dal 1° settembre 2023, giorno in cui scatterà la norma Euro 6E, dovranno rispettare determinati limiti.
I costruttori che vorranno chiedere l’omologazione di una nuova auto dal 1 settembre 2023, dovranno attenersi agli standard di emissioni che entreranno in vigore con la prima fase, euro 6EA. A cambiare è il attore di conformità che, per i nuovi modelli di auto, risulterà più basso per le misurazioni delle emissioni reali alla guida (RDE – Real Driving Emissions)
Più nello specifico, per gli ossidi di azoto (NOₓ), il fattore di conformità passerà da 1,43 a 1,1;per il numero di particelle (PN), il fattore di conformità passerà da 1,5 a 1,34. Si tratta di requisiti obbligatori per l’immatricolazione di nuove auto a partire dal 1° settembre 2024. Dopo questa fase, ne seguiranno altre due, chiamate step Euro 6EB ed Euro 6EC . Si tratta di due passaggi molto rigidi, che eleveranno gli standard di riferimento per misurare la conformità dei veicoli durante controlli a campione eseguiti su auto già circolanti.
In particolare, la Norma Euro 6EB garantirà più trasparenza nelle procedure di omologazione e coefficienti di conformità più severi anche per le auto Plug-in Hybrid. Per le PHEV la distanza di riferimento del fattore di utilità sarà elevata da 800 km della norma Euro 6 attuale a 2200 km. Inoltre saranno aumentate le temperature massime di prova nei test RDE. Lo standard sarà in vigore dal 1° gennaio 2025 per le nuove omologazioni e dal 1° gennaio 2026 per le nuove immatricolazioni.
La Norma Euro 6EC, innalzerà ulteriormente la distanza di riferimento del fattore di utilità da 2200 km a 4260 km. Lo standard sarà in vigore dal 1° gennaio 2027 per le nuove omologazioni e dal 1° gennaio 2028 per le nuove immatricolazioni. Le auto che rispettano questi requisiti potranno facilmente consultarli nel loro ex libretto di circolazione, oggi chiamato Documento Unico di Circolazione, alla voce V9. Per verificarlo, occorre collegarsi sul portale dell’Automobilista, inserendo il numero di targa.