“Speranze finite”. Trovato il corpo del 19enne scomparso: la terribile verità sulla sua fine

Finite le speranze di trovare in vita il 19enne Luis Alberto Duenas, il suo corpo recuperato sul fondo di una cava all’interno di un laghetto non balneabile in via Caldera a Milano. A far ritrovare il corpo è stato lo zio del ragazzo. Certezze sull’identità del cadavere arriveranno solo dall’autopsia, anche se la versione messa a verbale dal parente sudamericano sembra non lasciare dubbi. Secondo il racconto dello zio, un uomo senza fissa dimora, lo scorso 11 luglio aveva visto il nipote.

Aveva pranzato alla mensa dell’Opera San Francesco e poi si era diretto nella palestra dove faceva le pulizie. Il datore di lavoro, però, non lo ha mai visto arrivare e quindi ha messo in allarme i familiari. La drammatica fine di vita di Luis Alberto Ochoa Duenas è nella ricostruzione dello zio trentaduenne Josè D.G. al Giorno.

Milano, trovato il corpo del 19enne scomparso Luis Alberto Duenas

Racconta al giornale meneghino: “Ho nuotato fino a un albero che era in mezzo al lago. Quando mi sono girato, ho notato mio nipote che stava cercando di vedere sott’acqua, ma mi sono reso conto che lui, non volendo, si stava allontanando dalla riva. A quel punto, ho visto che iniziava a fare dei gesti come se stesse annegando. Quando ho capito che stava annegando, io ero abbastanza lontano, avrei dovuto nuotare più di due minuti”.

“L’ho comunque raggiunto e quando mi sono accorto che stava andando giù sono riuscito per un momento a tirarlo su per farlo respirare. Mio nipote era in panico e si muoveva molto, e pertanto mi sono accorto che io stesso stavo rischiando di annegare. A quel punto, ho lasciato andare mio nipote perché aveva bevuto tanta acqua e mi ero reso conto che era già morto. Sono risalito e nuotando ho raggiunto la riva”.

Il 19enne dopo essere entrato in acqua si sarebbe sentito male all’improvviso, anche perché non sapeva nuotare, sparendo sul fondo della cava. Lo zio avrebbe finto di non sapere nulla della sua scomparsa. Fino a martedì quando nella tarda mattinata i carabinieri e i vigili del fuoco hanno recuperato un corpo ormai sfigurato dai giorni trascorsi in acqua.

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