Una nuova querela per Saviano. Sangiuliano lo porta in tribunale
Si mette male per Roberto Saviano. Dopo esser stato querelato da Matteo Salvini – che lui continua a definire “ministro della malavita” – ecco che arriva un’altra querela.
Questa volta, però, dal nuovo direttore di Tg2, Gennaro Sangiuliano.
Tutto inzia quando lo scrittore, a nomine ufficializzate, posta questo messaggio su Facebook: “Gennaro Sangiuliano direttore del Tg2, peggio non si poteva. Sangiuliano, caso esemplare: nominato vicedirettore del Tg1 con Silvio Berlusconi e promosso direttore con il Governo del Cambiamento“. Poi la pesante accusa ai governi precedenti e ai politici del centrodestra: “Noi campani lo ricordiamo bene Sangiuliano, galoppino di Mario Landolfi, Italo Bocchino, Nicola Cosentino, Amedeo Laboccetta. Noi campani sappiamo bene che tutto questo è ammissibile solo in un’ottica di spartizione, non certo di alleanza, né di applicazione del contratto di governo“.
Poi l’affondo finale contro Sangiuliano: “Solo in una spartizione si può giungere a un tale livello di cinismo. E adesso Sangiuliano diventa addirittura direttore del Tg2, direttore in quota Lega. E a chi dice che la Lega non è più antimeridionale rispondo: ma non vedete come, con l’avallo del M5S, continua la triste tradizione di valorizzare il peggio della cultura, della politica (Giuseppina Castiello sottosegretario del Sud è una nomina che grida vendetta) e dell’economia nel Mezzogiorno d’Italia? Con il Governo del Cambiamento, al Sud, la società incivile non perde posizioni, anzi…“.
E la risposta di Sangiuliano non si è fatta attendere: “Non replico, ma parleranno le querele e gli atti giudiziari“.