“È la decisione del tribunale”. Barbara D’Urso, nuovi guai dopo l’addio a Pomeriggio 5
Barbara D’Urso, arriva la notizia ‘bomba’. La conduttrice italiana continua ad accendere su di sè i riflettori e questa volta la vicenda viene ripescata direttamente dal suo passato. Tutto ha avuto inizio dal duro attacco ricevuto che Barbarella non ha potuto per nulla digerire: è scattata la denuncia per quel “imbecille” detto dall’influencer nel video. E adesso arriva la conferma sul caso, o meglio la decisione del giudice. Per Barbara D’Urso, reduce dall’addio a Pomeriggio Cinque, un altro duro colpo.
Barbara D’Urso contro Er Faina, arriva la decisione del giudice. La vicenda aveva attirato l’attenzione di molti e oggi per la conduttrice la decisione del giudice non può essere in alcun modo contestata: Er Faina – al secolo Damiano Coccia, che vanta un seguito di follower su Instagram pari a un milione, aveva chiamato la conduttrice “più che cretina sei imbecille” e “la vergogna della tv italiana”.
Barbara D’Urso contro Er Faina, arriva la decisione del giudice
Davanti a questo, la conduttrice non ha potuto fare altro che sporgere denuncia per diffamazione. Ma il procedimento contro l’influencer è stato archiviato e la decisione del gip Giulia Arceri è dunque sopraggiunta in un periodo delicato per la D’Urso: “frutto della libera manifestazione del pensiero” che non mette in discussione l’onore della conduttrice televisiva. Spiega il gip: “L’espressione è di cattivo gusto (anche per il tono aggressivo della voce), ma appare in linea con il personaggio, caricato ed (…) esagerato”. E ancora: “Nessuno penserebbe mai di considerare davvero la conduttrice una persona di poco valore per le propalazioni di un tale soggetto”.
In verità l’influencer non ha mai perso occasione per esternare i propri punti di vista sulla conduttrice italiana e tutto in video che hanno fatto il giro del web tra gli anni 2015 e 2018. Da un “mucca” alle dichiarazioni: “È uscita la notizia che quella caldaia di Barbara d’Urso condurrà il Grande Fratello 15”, per non parlare della foto del sacco della spazzatura insieme alla didascalia “Barbara d’Urso, la vergogna della tv italiana”. E la prima archiviazione del caso è avvenuta già nel 2019 sempre in seguito alla decisione del pm in quanto: “frutto della libera manifestazione del pensiero in chiave sarcastica”.
E sempre secondo quanto espresso dal giudice che ha preso in analisi i fatti avvenuti dal 2015 e il 2018 e la denuncia della D’Urso sopraggiunta solo nel 2019, è stato sottolineato: “la conduttrice ha scelto di non dare peso per un periodo ai commenti di Coccia, perché è da ritenersi che sia stata informata, se non direttamente, quanto meno dal suo entourage”. E questo unitamente a un dettaglio: “una che lavora nel mondo dello spettacolo e in televisione, presta attenzione massima ai social network”.