“È solo stress”. Poi la diagnosi choc e il calvario per l’ex miss: “Il mio corpo si sta spegnendo”

“Sono costretta e letto e ho dovuto rinunciare al mio lavoro: non posso più usare le mani, il mio corpo si sta spegnendo”. Un dramma, quello delle miss, iniziato nel 2015 quando, in un giorno qualunque, aveva iniziato ad accusare un po’ di stanchezza. Le prime diagnosi parlavano di stress e di qualcosa risolvibile con un po’ di riposo, ma le cose stavano diversamente. Lei ai medici aveva creduto, del resto veniva da un momento molto concitato che le aveva portato in dono la fascia di Miss Herfordshire 2015.

Il tempo però passava e i dolori aumentavano, spesso lancinanti e tali da non permetterle di alzarsi dal letto. Da lì un’altra diagnosi secondo i medici: “molto probabilmente aveva un’infezione o una malattia autoimmune quando i suoi sintomi sono comparsi nel 2015, lasciandola alle prese con la sua salute per gli anni successivi”. Ma neppure questa sembrava la chiave.

Kirstie Haysman l'ex miss lotta contro la malattia di Lyme

Kirstie Haysman, l’ex miss lotta contro la malattia di Lyme

E lei, Kirstie Haysman, mamma inglese di 34 anni è volta in Messico per ulteriori analisi del sangue che hanno rivelato che aveva la malattia di Lyme, che si contrae tramite punture di zecca. Una diagnosi arrivata tardi. Kirstie ha infatti ha spiegato che se avesse ricevuto una diagnosi corretta “avrebbe potuto vivere senza dolore, invece adesso il suo corpo si sta spegnendo”.

Kirstie Haysman l'ex miss lotta contro la malattia di Lyme

Un dramma che le ha cambiato la vita: “Non sapevo di avere questa malattia: prendevo steroidi per la stanchezza e mi sono riempita di antidolorifici”. Come in qualsiasi malattia, più precoce è la diagnosi, più rapida sarà la ripresa. Generalmente la terapia antibiotica appropriata dà ottimi risultati qualunque sia la fase in cui viene incominciato il trattamento antibiotico.

Kirstie Haysman l'ex miss lotta contro la malattia di Lyme

Nella fase tardiva non trattata e trascurata per anni sarà necessario ripetere più cicli di terapia antibiotica per via endovenosa. Esiti marcatamente invalidanti si possono riscontrare in caso di equivoco della malattia con altre malattie autoimmuni che hanno comportato somministrazione di immunosoppressori. In tali casi la malattia diviene irrimediabilmente cronica e con effetti devastanti.

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