Manovra, Mattarella scrive a Conte: “Confrontatevi e dialogate con l’Europa”
Nell’autorizzare la presentazione alle Camere del disegno di legge di Bilancio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato il governo a mantenere vivo il confronto con Bruxelles.
“È mio dovere sollecitare il governo a sviluppare – anche nel corso dell’esame parlamentare – il confronto e un dialogo costruttivo con le istituzioni europee”, scrive la prima carica dello Stato nella lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Desidero rivolgermi al governo – si legge – nel comune intento di tutelare gli interessi fondamentali dell’Italia, con l’obiettivo di una legge di bilancio che difenda il risparmio degli italiani, rafforzi la fiducia delle famiglie, delle imprese e degli operatori economici e ponga l’Italia al riparo dall’instabilità finanziaria”.
Quando ieri gli è arrivato in mano il testo della manovra bollinato dalla Ragioneria dello Stato, Mattarella ha dato il via libera al governo di trasmettere la manovra economica alle Camere ma nel firmarla ci ha tenuto a chiedere al governo Conte il massimo rispetto dell’equilibrio dei conti. “I risparmi delle famiglie – ha spiegato il capo dello Stato – rappresentano complessivamente un elemento di forza che va accuratamente tutelato. Esso, unito all’equilibrio dei bilanci pubblici – espressamente richiamato dalla Costituzione – è condizione essenziale dell’esercizio della effettiva sovranità del Paese”. In una intevista rilasciata oggi al Corriere della Sera, Conte ha tuttavia già assicurato che “gli effetti positivi delle nostre riforme si vedranno a partire dal 2019”. “La nostra rivoluzione è appena iniziata – ha spiegato il premier – abbiamo messo i primi tasselli, ma il lavoro da fare è tanto e ambizioso: vogliamo cambiare l’Italia da cima a fondo”. Infine ha aggiunto: “Con le politiche economiche impostate in precedenza se il ciclo economico era favorevole risultavamo il fanalino di coda europeo, se era negativo sprofondavamo in piena recessione. È proprio per questa ragione che ci siamo convinti che la ricetta per la nostra economia debba essere responsabile sì, ma espansiva”.
Dopo il via libera del Quirinale, la manovra economica approderà in Parlamento con uno slittamento di oltre dieci giorni rispetto ai tempi previsti. E nel percorso parlamentare che partirà da Montecitorio (il testo è atteso in Aula tra il 29 e il 30 novembre) dovrebbe rientrare nel provvedimento, sotto forma di emendamento, anche il taglio alle pensioni d’oro su cui Lega e M5s hanno raggiunto un accordo. “L’intesa – riferiscono fonti di governo – prevede che dal taglio siano escluse le pensioni contributive, le pensioni sotto i 90mila euro e le casse complementari”. L’impianto della legge di bilancio, che nella sua versione finale conta 108 articoli (leggi qui), conferma l’operazione in due tempi per le misure chiave del governo gialloverde, ovvero il reddito di cittadinanza e la “quota 100” per le pensioni. I due interventi, per i quali la legge di bilancio istituisce due appositi fondi arriveranno in un secondo momento tramite provvedimenti ad hoc che saranno probabilmente disegni di legge collegati. Gli eventuali risparmi rispetto agli stanziamenti dei due fondi potranno essere usati in compensazione, redistribuendo le risorse tra reddito e pensioni, anche se il governo lascia la strada aperta anche ad altra destinazione delle risorse, a partire dal contenimento del deficit.
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