“È il corpo di Angelo”. Finite le speranze di trovare in vita il 19enne scomparso 5 giorni fa
Sono finite le speranze di trovare in vita Angelo, il ragazzo scomparso lo scorso 29 giugno nelle acque del lago di Bracciano dove si era tuffato. A trovare il corpo è stato, questa mattina 3 luglio poco dopo le 7, il nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco di Roma a circa 300 metri dalla riva. Secondo il racconto della sorella al personale sanitario che è intervenuto sul posto, in un primo momento dopo il tuffo è parso che Angelo stesse scherzando con il resto della famiglia, come riporta l’Adnkronos. Dopo qualche minuto dal tuffo, però, non è più riemerso.
Immediata era partita la richiesta di aiuto dei familiari, che si sono sbracciati cercando di coinvolgere le altre persone presenti sulla riva. Diverse squadre dei vigili del fuoco sono state impegnate sia per le ricerche in superficie che in profondità con l’impiego di gommoni del nucleo sommozzatori più l’utilizzo dell’elicottero.
A bordo della motovedetta i carabinieri della compagnia di Bracciano che hanno coordinato le operazioni.
Lago di Bracciano, trovato il corpo del 19enne scomparso
Purtroppo stamani il corpo di Angelo Seeruttun, originario delle Isole Mauritius e che tra pochi giorni avrebbe compiuto 20 anni, è stato restituito dal lago. Lago che, a distanza di un anno, ancora si tiene il corpo di Samuel Boujadi il ragazzo olandese arrivato in Italia con un gruppo di amici per una vacanza spensierata che invece è finita in tragedia.
Racconta un amico: “Quando Samuel ha cominciato a nuotare, non mi rendevo conto che probabilmente intendeva attraversare l’intero lago. Ha nuotato ancora e ancora. Così lontano che ho sentito che qualcosa sarebbe potuta andare storto. Ho iniziato a urlare e urlare, ma lui non mi sentiva più. Solo allora ho capito davvero quanto fosse grande il lago: il mio giro durava già mezz’ora, figuriamoci se dovevi farlo mentre nuotavi. Col passare del tempo, il mio panico è aumentato”.
“Ho mostrato la foto di Samuel alle persone che ho incontrato, esplorato il lago in vari luoghi, ma senza successo. Il coraggio mi è venuto meno. Sapevo che dovevo fare un rapporto ufficiale sulla sua scomparsa. L’ho trovato molto pesante. I miei peggiori sospetti sono stati lentamente ma inesorabilmente confermati”.