Cosa fa davvero”. Silvio Berlusconi, la verità sul figlio Luigi. Si scopre tutto dopo i funerali
La verità sul figlio di Silvio Berlusconi: Luigi ancora sotto la luce dei riflettori dopo la morte del padre
Un momento di profondo dolore al Duomo di Milano dove la folla si è riunita per dare l’ultimo addio all’ex premier. Eppure i commenti sull’aspetto fisico di Luigi non sono mancati, al punto da sollevare un duro sfogo dello scrittore Fulvio Abbate che su Twitter ha commentato così: “Il paese reale, nutrito a GfVip, che adesso sui social si sofferma su “quant’è bono Luigi Berlusconi” (sic) merita solo l’asteroide. Altro che Scuola Holde”. Polemiche a parte, la luce dei riflettori resta puntata ancora su di lui. Ma cosa si conosce di Luigi Berlusconi?
Il giovane, si apprende su un articolo di Repubblica, ha “un understatement di rito ambrosiano, come si confà a chi ha imparato che il vero potere finanziario non prevede frivolezze né mollezze. Ha deciso di blindare la sua vita come dentro la grisaglia che sempre indossa sul lavoro (pure all’ultimo saluto al padre): il matrimonio con Federica, figlia di un imprenditore tessile di Lecco, nella chiesina di San Sigismondo, in Sant’Ambrogio. Pochi e selezionati amici, sempre quelli, il giro di Monza, come Barbara”.
E ancora: “Secondo gli osservatori più attenti alle dinamiche interne della dynasty berlusconiana, potrebbe essere lui, Luigi, il vero e naturale erede, anche se non subito”, viene sottolineato nell’articolo su La Repubblica. Dunque proprio il “pretino” potrebbe avere un ruolo cruciale “nella gestione degli affari di famiglia”. E questo perché, sottolinea l’articolo, Luigi pare abbia investito in “start up innovative e creative, ma anche Grindr, social di appuntamenti gay israeliano. Quando creò la Fondazione Opsis Onlus, che finanzia progetti sociali, decise di comparire non con il suo cognome ma con quello della madre, Bartolini. Un escamotage usato, forse, anche su altri tavoli. Perché Luigi non ha mai sopportato di essere considerato uno che ha solo avuto la fortuna di essersela trovata pronta e cucinata”.