Kataleya, l’ipotesi più agghiacciante dopo le parole del fratellino: “Un uomo con i palloncini”
Scomparsa della piccola Kata, a dieci giorni dalla scomparsa cresce l’ansia e diminuiscono le speranze; tra le tante piste battute in queste ore dagli inquirenti si fa spazio un’altra terribile. Ieri, intanto, il padre di Kata si è recato di nuovo in procura a Firenze; a quanto riporta Adnkronos nel colloquio con il sostituto procuratore Christine von Borries avrebbe aggiunto alcuni particolari su episodi e fatti avvenuti nell’ex hotel occupato. “I genitori stanno attivamente contribuendo al lavoro dei magistrati fornendo ogni elemento che ritengono utile, riferendo ogni tipo di circostanza di cui sono a conoscenza”.
Hanno detto i legali all’Adnkronos. “La Procura sta facendo un buon lavoro di indagine, sta seguendo più piste e sta valutando con serietà ogni circostanza indicata”. Famiglia che ha anche ingaggiato come superconsulente l’ex generale dei Ris di Parma Luciano Garofano che non ha nascosto dubbi, preoccupazioni e paure.
Scomparsa Kata, si batte anche la pista del pedofilo
“Più passa il tempo e meno probabilità ci sono di ritrovarla”, ha spiegato mentre sulla breccia entra prepotente la pista della pedofilia. Una pista agghiacciante avanzata dal quotidiano Il Tempo e che, sembra, stia acquistando forza. Il fratellino di Kata ha parlato di un uomo con i palloncini che avrebbe gironzolato sabato intorno all’hotel. Una pista terribile che rende ancora più accorate le parole della mamma di Kata pronunciate qualche giorno fa.
Scriveva sui social: “Principessa mia, solo Dio sa come mi sento. Starò bene, perdonami se per un istante ho pensato di arrendermi e perdere la speranza. Però adesso sono più forte e non mi riposerò fino a quando non ti troverò. Le persone che mi stanno vicino sanno come mi sento, non mi avete vista piangere o buttarmi a terra davanti ad una telecamera, ma è che questo non identifica il mio dolore”.
E ancora: “ Non devo dimostrare niente a nessuno. Siete liberi di pensarla come volete. Prima credevo e dicevo che in qualsiasi caso, se fosse successo a me, avrei fatto di tutto, però quando arriva il tuo turno (e spero non succeda mai) saprai cosa significa rimanere sotto shock”.