BOTTIGLIE DI PLASTICA, ECCO PERCHÈ I TAPPI NON SI STACCANO PIÙ
La bella stagione è finalmente arrivata. Da quest’oggi via alle precipitazioni diffuse su tutto il territorio nazionale, le quali non ci hanno lasciato un attimo di tregua per circa 45 giorni. Sta per arrivare infatti l’anticiclone africano Scipione, che come detto dai meteorologi farà salire la colonnina di mercurio oltre i 30 gradi.
Gli effetti di questo cambiamento si sentiranno subito, ma sarà entro il prossimo fine settimana che andrà dal 24 al 25 giugno che le colonnine si alzeranno anche con temperature attorno ai 40 gradi specialmente al Centro-Sud. E ovviamente il consiglio degli esperti è quello di consumare alimenti leggeri e tanta, tanta acqua.
Chi va in spiaggia solitamente porta con sé le bottigliette di acqua in plastica, e non è raro a fine giornata trovare tali oggetti sparsi sulle spiagge, il che costituisce come si sa un motivo di inquinamento ambientale molto serio.
La plastica infatti va a finire in mare creando notevoli disagi alle creature che abitano il mare: capita molto spesso di trovare degli esemplari ad esempio di tartaruga senza vita in quanto hanno ingerito della plastica o vi sono rimaste intrappolate.
I comportamenti sbagliati sulle spiagge da parte dei bagnanti ricadono quindi sull’ambiente circostante, specialmente dove ci sono spiagge libere e quindi lidi non attrezzati.
Ma adesso andremo a vedere il perché di una situazione che i conumatori di bottiglie di plastica stanno riscontrando sempre più spesso, i tappi delle bottiglie praticamente alcune volte rimangono attaccati alle bottiglie. Un difetto? Andiamo a vedere nel dettaglio alla prossima pagina perché succede questo.
Secondo quanto si apprende dalla stampa internazionale, una direttiva della Comunità Europea che entrerà in vigore dal 2024 obbligherà tutti i produttori di bottiglie di plastica a far rimanere legato alla bottiglia il tappo. Si tratta quindi di qualcosa che va a favore dell’ambiente e consentirà di non disperdere i tappi e le bottiglie nell’ambiente.
Già da qualche tempo sono stati vietati per il commercio bicchieri, piatti, posate e cannucce in plastica non degradabile, che sono state sostituite completamente con prodotti biodegradabili. Alcuni consumatori hanno già trovato alcune bottiglie in plastica con il tappo che non veniva via.
E se qualcuno inizialmente poteva pensare ad un difetto di fabbrica, così non è perché alcune aziende hanno già deciso di utilizzare questa nuova direttiva europea, manifestando quindi una certa sensibilità all’ambiente.
Per rendersi conto di quale sia l’impatto dell’inquinamento della plastica, basti pensare che, secondo un rapporto del WWF pubblicato in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, a fronte di una produzione in costante crescita, infatti, lo smaltimento della plastica è oggi ancora altamente inefficiente e inefficace, con tassi di riciclo inferiori al 10% a livello globale.
La direttiva UE prevede che tutte le bottiglie entro i 3 litri debbano avere il tappo non sganciabile. Sicuramente, come fanno notare i colleghi dell’AGI, l’iniziativa non produrrà una svolta totale nella lotta alle microplastiche, ma contribuirà a fare un deciso passo avanti verso la battaglia per l’ambiente.
Insomma i consumatori sono avvisati: a breve non si troveranno più bottiglie di plastica con il tappo che non si lega alla bottiglia. La contaminazione dell’ambiente prodotta dalla plastica è responsabile dell’inquinamento non solo dei mari, ma anche dei terreni.