Disperso, un’altra vittima della follia social
Un pomeriggio di svago in riva al fiume Secchia, nel modenese, si è trasformato in una tragedia. Yahya Hkimi, 18 anni, è scomparso venerdì dopo un tuffo nel fiume, in un tratto noto per la sua corrente molto forte. Le ricerche non hanno finora prodotto risultati, nonostante il corso del fiume sia stato deviato nel punto in cui il ragazzo si è tuffato.
Secondo il Corriere della Sera, il tragico incidente è avvenuto mentre Hkimi e un amico stavano cercando di realizzare un video per i social media. “Stavamo facendo un video in cui doveva fingere di essere portato via dalla corrente. Si è tuffato per tre volte, l’ultima non è più risalito”, ha raccontato l’amico minorenne di Hkimi ai soccorritori.
La balneazione è proibita in quel tratto di fiume a causa dei rischi legati alla corrente forte. Tuttavia, molti ignorano il divieto, mettendo a rischio la propria sicurezza per un tuffo rinfrescante.
Il Quotidiano Nazionale riporta che la madre del ragazzo aveva espresso preoccupazione per la gita in riva al fiume, considerando troppo pericoloso il luogo. Tuttavia, i ragazzi hanno deciso di andare a Marzaglia, un decisione che ha avuto tragiche conseguenze.
Secondo quanto riportato, nel video si sente l’amico di Hkimi che cerca di avvisarlo del pericolo e lo invita a fare attenzione. Tuttavia, l’adolescente ha deciso di continuare con il terzo tuffo, trasformando quello che doveva essere un innocente gioco in una tragedia.
La notizia della scomparsa di Hkimi ha causato grande sconcerto nella comunità locale. Le ricerche continuano senza sosta, con la speranza di trovare il giovane. Questo tragico incidente serve come un duro promemoria dei pericoli che possono nascondersi dietro attività apparentemente innocue e ribadisce l’importanza del rispetto delle norme di sicurezza e dei divieti imposti per la tutela della vita umana.