“Addio, Giovanni e Filippo”. Papà e figlio morti insieme, hanno provato a salvarsi a vicenda
Papà e figlio muoiono asfissiati dopo essere caduti dentro una cisterna. È un’incredibile tragedia quella avvenuta a Gioia del Colle, comune in provincia di Bari, nella giornata di ieri, lunedì 12 giugno. Filippo Colapinto, 47 anni, e suo padre Giovanni di 81, stavano lavorando nella “Cantina storica del cardinale”, in via De Nicola, poco fuori dal centro della città, quando è avvenuto l’irreparabile.
Secondo le prime ricostruzioni Filippo stava pulendo una cisterna contenente circa un litro e mezzo di vino e con pochissimo ossigeno. Improvvisamente l’uomo è caduto all’interno e subito dopo la stessa sorte è toccata al papà Giovanni che ha tentato di salvare il figlio. Per entrambi non c’è stato nulla da fare: sono morti asfissiati a causa delle esalazioni provenienti dalla cisterna.
Filippo e Giovanni erano molto noti in città
Subito dopo l’incidente sono arrivati i soccorsi, ma ogni tentativo si è rivelato inutile. Filippo Colapinto e il papà Giovanni sono deceduti in poco tempo. Sul luogo della tragedia sono arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco, ma anche i tecnici dello Spesal, il pm e il medico legale Francesco Vinci. Per recuperare le salme all’interno della cisterna ci sono volute ore: il nucleo sommozzatori di Bari ha completato le operazioni nella tarda serata di lunedì.
Successivamente i corpi senza vita dei due uomini sono stati trasportati in medicina legale al Policlinico di Bari. Secondo le prime informazioni in merito pare che il pm potrebbe disporre l’autopsia. Giovanni e Filippo Colapinto appartenevano ad una delle famiglie più note di Gioia del Colle.
Filippo Colapinto, nonno omonimo dell’uomo di 47 anni, era un farmacista, ma anche proprietario terriero, agricoltore e produttore di vini. Recentemente la cantina, che si trova all’interno di Villa Colapinto lungo la circonvallazione, era stata venduta ad una società per la quale lavoravano anche Filippo e Giovanni. Chi li conosceva li ha definiti “persone miti, schive, molto dedite al lavoro e alla cura della famiglia”.