Patrimoniale, la tentazione del governo Lega-M5s per ridurre il debito: chi vuol massacrare gli italiani
L’incubo che torni una tassa patrimoniale anche con il famigerato governo del Cambiamento è un’ipotesi che prende piede di giorno in giorno. Certo nessuno tra ministri e sottosegretari ha voglia di rivelarlo in modo chiaro, sapendo quale sarebbe la reazione dei propri elettori di riferimento, ma qualche segnale preoccupante è già sfuggito.
Nei giorni scorsi non sono mancati gli inviti, più o meno espliciti, a mettere le mani nei conti correnti degli italiani per raddrizzare il bilancio dello Stato. Una mossa che aveva già fatto il governo Monti, con i risultati elettorali che tutti ricordano. Senza dimenticare poi la mossa criminale del governo Amato, che nottetempo prelevò dai conti correnti quanto serviva per tappare il buco in cassa. Ci sono i messaggi tra le righe dell’agenzia di rating Moody’s, che ha puntato il dito sul risparmio privato di 4mila miliardi di euro, il doppio del debito pubblico. C’è stato poi Karsten Wendorff, responsabile del dipartimento di Finanza Pubblica della Bundesbank, che suggerisce al governo di obbligare gli italiani a investire il 20% del proprio patrimonio in titoli di Stato.
Nel governo, ricorda il Tempo, il viceministro all’Economia, il leghista Massimo Garavaglia, ha già messo le mani avanti: “Un’enorme patrimoniale è la roba più sbagliata che si possa fare in Italia. C’è una già una patrimoniale fatta dal governo MOnti. Il risultato è stato aver affossato il settore delle costruzioni”. Gli ha fatto eco il ministro Giovanni Tria che ha parlato di “misura distruttiva”. Insomma, tutti d’accordo? Non proprio, visto che tra le fila dei grillini, più orientati a sinistra, qualcuno è tentato di ascoltare il direttore del Fatto quotidiano, che in un editoriale aveva criticato Luigi Di Maio sull’attacco a Mario Draghi, per poi incitarlo a “fare una patrimoniale seria”. Senza dimenticare il mitologico Di Battista senior, voce della pancia grillina più genuina, che ha sentenziato: “Questo governo lo faremo cadere se non passasse la patrimoniale a carico dei più fortunati”.