Silvio Berlusconi, la malattia di cui soffriva: cosa è la leucemia mielomonocitica cronica
Cos’è la malattia che ha ucciso Silvio Berlusconi? Si chiama leucemia mielomonocitica cronica e in pratica è un tumore del sangue. Ma sarebbe riduttivo fermarsi a questo. Solo ultimamente si è scoperto infatti che l’ex premier era affetto da questo specifico cancro, ma cos’è la leucemia mielomonocitica cronica? La Lmmc è la più probabile tra le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. Questo tipo di cancro è caratterizzato dall’aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi (monociti) e colpisce soprattutto soggetti in età avanzata.
Silvio Berlusconi aveva 86 anni ed è stato ricoverato al San Raffaele di Milano soltanto venerdì, dopo un altro lungo periodo nel nosocomio. Purtroppo per l’ex leader di Forza Italia non c’è stato più nulla da fare e stamattina alle 9:30 si è spento serenamente tra l’affetto dei suoi cari. C’è da dire che i valori preoccupanti dell’uomo non accennavano a migliorare. Poi, da quello che dicono fonti beninformate, la situazione è precipitata.
Cos’è la malattia che ha ucciso Silvio Berlusconi?
Come poi spiega l’Associazione italiana contro le leucemie (Ail): “le sindromi mielodisplastico-mieloproliferative sono un gruppo di patologie a cavallo fra le neoplasie mieloproliferative croniche, in quanto presentano spesso una proliferazione eccessive delle cellule del sangue, e le sindromi mielodisplastiche, con cui condividono una maturazione anormale dei precursori del midollo”.
Sempre l’Associazione italiana contro le leucemie spiega che “la prognosi, in maniera simile ma non uguale alle sindromi mielodisplastiche, viene stimata da diversi elementi: vanno valutati i valori dell’emocromo, il numero dei blasti, il valore dei globuli bianchi, la citogenetica e, più recentemente, la mutazione in alcuni geni specifici come l’ASXL1”. Dobbiamo tuttavia specificare che il tipo di leucemia che aveva colpito l’ex primo ministro italiano era del tutto inguaribile.
Il professor Claudio Cerchione, ematologo, dirigente medico ricercatore in Ematologia presso l’Irccs di Meldola, a riguardo dice: “Le leucemie si dividono tra acute e croniche. Queste ultime sono tecnicamente inguaribili. Proprio alle seconde appartiene la leucemia mielomonocitica cronica, forma rara, non ereditaria. Nasce da un’alterazione del Dna che agisce sui globuli bianchi, colpisce i monociti. Va precisato che non richiede sempre un trattamento, ma solo in presenza di esami del sangue alterati e sintomi”.