Si tuffa in mare prima del lavoro, poi l’orrore davanti al padre e ai bagnanti. Gabriele aveva solo 26 anni
Tragedia nella spiaggia di Villasimius, in Sardegna. Gabriele Loi, cagliaritano residente nel paese di Maracalagonis è morto annegato nella spiaggia di Is Traias. Come riporta il quotidiano online Casteddu Online, secondo una prima ricostruzione, il giovane è morto davanti al padre, che si trovava insieme a lui prima del turno di lavoro. Nato nel 1997, Gabriele Loi era aiuto cuoco nel resort Timi Ama, dove lavorava anche il padre.
La notizia della tragedia in mare è arrivata subito nel paese in cui il ragazzo risiedeva con la famiglia. “Da madre e da donna – ha scritto la sindaca Francesca Fadda sul suo profilo Facebook – trovo sia impossibile trovare le parole in casi come questi”.
Gabriele Loi muore in mare, aveva la gamba incastrata in uno scoglio
“Una notizia che mi è giunta dai media e poi dai genitori sotto choc, un racconto che mi lascia inerme davanti al dolore, i genitori sono dilaniati. Mi stringo alla famiglia anche a nome di tutto il paese”, ha concluso la prima cittadina di Maracalagonis, dove Gabriele abitava insieme alla famiglia. Gabriele Loi si trovava a Villasimius, precisamente nella spiaggia di Is Traias e stava facendo un bagno.
Nella spiaggia insieme a lui il padre, cuoco anche lui nel residence Timi Ama. Gabriele Loi è entrato in acqua e poco dopo alcuni turisti stranieri si sono resi conto delle difficoltà del giovane e l’hanno raggiunto in mare e trascinato a riva, ma tutti i tentativi di rianimazione sono risultati inutili. Sul posto è intervenuto anche l’elicottero del 118, ma ormai per Gabriele non c’era più niente da fare. Pare che il ragazzo sia rimasto incastrato con una gamba a uno scoglio e non sia riuscito a tornare a galla da solo.
I medici hanno tentato in tutti i modi di far riprendere a battere il cuore di Gabriele Loi, ma purtroppo per lui non c’è stato niente da fare. Il 26enne è morto tragicamente sotto gli occhi del papà. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i militari dell’Arma (i carabinieri di San Vito) per ricostruire dettagliatamente la vicenda.