“Ma lo avete visto?”. Omicidio Giulia Tramontano: Rita Dalla Chiesa a bomba su Alessandro Impagnatiello
Durante la punta di ieri di Controcorrente si è parlato della vicenda di Giulia Tramontano, la ragazza incinta uccisa dal fidanzato 29enne nei pressi di Milano, tra gli ospiti anche l’onorevole Rita Dalla Chiesa che sollecitata dalla conduttrice Veronica Gentili si è espressa sul caso. Dalla Chiesa, che nei giorni scorsi aveva fatto parlare per alcune dichiarazioni lontane dalla cronaca (su Fabio Fazio ed il suo addio alla Rai ndr), ha iniziato il discorso da quella che a tutti gli effetti è un’emergenza educativa.
“Credo che la scuola e la famiglia dovrebbero insegnare ai bambini il rispetto non solo nei confronti della donna ma nei confronti della persona, sono tutte cose che vanno benissimo, ma bisogna inasprire le pene. L’inasprimento della pena ci deve essere perché io non penso che questa madre e questo padre tra 7, 8 o 10 anni se lo possano ritrovare davanti, magari se gli danno i domiciliari”.
Rita Dalla Chiesa, a Controcorrente parla di Giulia Tramontano
Certezza dalla pena che non cancella il dolore: “Io avevo visto la disperazione della madre in tv prima che trovassero il corpo della ragazza, e sapere che poi dopo due-tre ore avrebbe avuto quella notizia”. Poi Rita Dalla Chiesa, in riferimento ai messaggi che Giulia avrebbe inviato prima di far perdere le sue tracce, ha aggiunto: “Anche a noi che stavamo guardando la trasmissione non sembravano messaggi di una ragazza alla mamma, erano troppo duri”.
Poi le parole su Alessandro Impagnatiello, l’omicida reo confesso. “Pensa quest’uomo che cosa non è riuscito a fare, ha creato tutto un suo mondo rubandolo a lei e facendolo suo, è terribile questa cosa”. Infine un aspetto che l’ah colpita: “Ma tu hai visto come faceva i cocktail? – ha detto alla Gentili – Credo che uno psicologo ci potrebbe aiutare, in questi gesti che lui faceva c’è un narcisismo puro, questo nella sua vita ha sempre fatto”.
Nelle ore scorse è arrivata la lettera choc ‘di un figlio mai nato’ scritto dalla sorella di Giulia Tramontano. Parole che scuotono gli animi, che lasciano riflettere sugli orrori di cui il genere umano è capace di compiere. Giulia era incinta di 7 mesi e le foto di lei con il pancione sono ormai diventate l’immagine tangibile di una tragedia che continua a perpetuarsi a scapito di molte, troppe donne, spesso divenute bersaglio di una vera e propria barbarie.