Vescovo arrabbiatissimo: “preferire i profughi agli italiani poveri è un…” il rimprovero shock.

L’immigrazione e l’accoglienza continuano a spaccare in due il Paese.

A scontrarsi, però, non sono solo le varie fazioni politiche. Anche la Chiesa, infatti, non ha una linea guida seguita indistintamente da tutti.

Vescovi e cardinali di varie località non hanno gradito, per esempio, la linea Bergoglio che prevede l’apertura delle porte a chiunque voglia o ne abbia bisogno.

C’è una chiesa del territorio, però, che ha analizzato quanto sia pericolosa una guerra tra poveri e quanto sia doveroso occuparsi degli italiani sofferenti e dimenticati.

L’arcivescovo di Ferrara Luigi Negri ha tuonato:

“Noi vescovi abbiamo la responsabilità di un popolo nel quale non ci sono solo stranieri, anche tanti italiani. Guai a intervenire su un solo fronte. Fare preferenze sarebbe un errore clamoroso. Creerebbe soltanto una situazione di esclusività che a ben pensare sarebbe dannosa per tutti”.

Invitando ad un cambio di prospettiva ha aggiunto: “gli italiani che vivono in condizioni di povertà sono tantissimi. Mi basta pensare alla mia diocesi. Abbiamo diverse mense e sono andato a visitarle in più occasioni. In certi casi ho visto arrivare insospettabili italiani, in giacca e valigetta 24 ore. Persone della media o alta borghesia ferrarese, spesso mariti che dovendo mantenere moglie e figli non arrivano più a fine mese”.

Il vescovo conclude con l’invito ai suoi colleghi pastori di svolgere correttamente il proprio ruolo.

“Una lotta tra poveri è la peggiore che ci possa succedere”.

 

 

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