“È malato, niente Comunione”. Decisione choc del sacerdote sul bimbo di 10 anni, è polemica
Fa discutere e non poco la storia che viene da Silvi, comune in provincia di Teramo, dove un prete ha escluso un bimbo autistico dal rito della Comunione. A raccontare la storia è il quotidiano il Messaggero che racconta, con dovizia di particolari, i fatti. Non è la prima volta che eventi del genere si verificano: tempo fa fece scalpore un caso simile a Napoli. Era il 2020 quando mamma Mary vide negare il sacramento al figlio autistico “mortificata da un uomo che secondo lei dovrebbe fare esattamente il contrario”, si legge nella cronaca del tempo.
Una storia simile a quella di Silvi. Racconta Monia, la mamma del bimbo di 10 anni, al Messaggero come la decisione è stata presa dal prelato dopo che il ragazzino ha fatto cadere un cero in cui poi è inciampato durante le prove. Padre Antonio Iosue ha quindi comunicato ai genitori che, vista la sua esuberanza, fosse meglio organizzare per lui una cerimonia separata e non mettere a rischio il rito di tutto il gruppo.
Teramo, prete esclude bimbo autistico dal rito della Comunione
“Il parroco mi ha detto che così non andava bene e che era meglio fare una cerimonia separata”, ha raccontato Monia, la madre di C., 10 anni e mezzo, al Messaggero. “Mio figlio è inciampato, non voleva far cadere il cero – racconta il papà del bimbo, Daniele -. Lui è dolcissimo e ha un buon rapporto con la sua classe tanto che tutti lo proteggono e gli vogliono bene, non è un bambino violento”.
Sul caso è intervenuto il sacerdote: “Noi diamo l’Eucarestia a tutti. Spesso abbiamo avuto bambini con difficoltà o problemi. Ma in questo caso il bambino è andato in mezzo agli altri durante le prove. Disturbava, la mamma non è riuscita a tenerlo. È andato verso l’altare, ha buttato a terra le candele, urlava. Ho detto che così rischiava di rovinare il rito degli altri ragazzi”
Così i genitori sono stati costretti a rivolgersi altrove, ad una chiesa distante 5km dove il pastore è un un parroco argentino, don Gaston Mugnoz Meritello, che li ha accolti. “Abbiamo preparato gli addobbi, i canti, il corteo. È stato molto emozionante, una grande festa. Ci siamo commossi nel vederlo entrare in chiesa vestito di bianco. È un bambino che dona un affetto immenso- Avete tante difficoltà, è vero, ma con questi abbracci che dà, vostro figlio vi fa vedere il Cielo”.