Pamela, tragedia senza fine. È morto anche il padre
Stefano Mastropietro, il padre di Pamela, la giovane ragazza romana che nel gennaio del 2018 fu violentata, uccisa e fatta a pezzi a Macerata, è stato trovato morto domenica mattina nella sua casa a Morena. I poliziotti sono stati avvertiti dai parenti che non riuscivano a contattarlo da alcuni giorni e, giunti sul posto, hanno trovato il 44enne senza vita in salotto. Dal primo esame sul cadavere non sembrerebbero emergere segni di violenza e sembra che l’uomo sia morto da giorni, forse a causa di un malore. Tuttavia, per fugare ogni dubbio, il pm di turno ha disposto l’autopsia.
L’omicidio di Pamela è stato un caso che ha suscitato molto clamore mediatico. L’ultima sentenza risale al 22 febbraio scorso, quando la corte d’Assise d’Appello di Perugia, nell’ambito del processo bis di secondo grado, ha confermato l’ergastolo per Innocent Oseghale, il 33enne pusher nigeriano accusato di avere violentato, ucciso e fatto a pezzi la diciottenne. Tuttavia, la madre di Pamela ha dichiarato che altri colpevoli sono ancora liberi e devono essere assicurati alla giustizia. Il corpo di Pamela era stato ritrovato all’interno di due trolley sul ciglio di una strada a Pollenza, vicino a Macerata, dove Oseghale l’aveva lasciato. L’uomo uccise Pamela con due coltellate al fegato dopo aver avuto con lei un rapporto sessuale, approfittando dello stato di fragilità della ragazza, che era scappata il giorno prima da una comunità terapeutica dove stava cercando di disintossicarsi e aveva assunto eroina procurata proprio per il tramite di Oseghale. L’omicidio, secondo l’accusa, sarebbe stato il modo per evitare che lei lo denunciasse. Oseghale ha sempre sostenuto che Pamela accusò un malore in casa dopo essersi iniettata eroina e che poi morì, ma lui, preso dal panico, smembrò il corpo solo per disfarsene.