“Scusate ma devo dirlo”. Vecchioni torna in tv dopo la morte del figlio, l’annuncio ‘costretto’ di Francesco Gabbani
Nella puntata trasmessa del programma Ci vuole un fiore, i telespettatori hanno potuto notare sullo schermo la presenza di Roberto Vecchioni. Ricordiamo che il noto cantautore italiano ha subito la scomparsa del figlio Arrigo proprio pochissimi giorni fa, precisamente il 18 aprile. Il giovane ragazzo è morto a soli 36 anni in seguito ad una lunga malattia. Proprio per questo motivo il presentatore, Francesco Gabbani, ha voluto specificare che si trattava di un intervento registrato settimane prima dell’evento tragico.
Francesco Gabbani, prima di mandare in onda l’incontro, ha voluto anche esprimere la sua vicinanza a Roberto Vecchioni e a tutta quanta la sua famiglia. La scenetta registrata tra i due ha mostrato il cantante, ed anche ex insegnante di liceo e professore universitario, pronto a farsi interrogare proprio dal conduttore sui banchi di scuola. Continuando poi a parlare della natura vista attraverso gli occhi degli autori e dei primitivi, dando allo stesso tempo grandi lezioni di vita.
Roberto Vecchioni interrogato da Francesco Gabbani a ‘Ci vuole un fiore’
La prima domanda posta da Francesco Gabbani è stata: “La scuola può fare qualcosa per educare le nuove generazioni al green?”. Senza alcun dubbio Roberto Vecchioni ha affermato che l’ecologia dovrebbe essere una materia fissa nelle scuole. Secondo lui i ragazzi devono capire in che mondo siamo e in che mondo saremo, parlando poi del mal funzionamento della scuola italiana. Lui infatti dichiara duramente: “La scuola italiana, che ha i più grandi professori del mondo, è una Cenerentola: è trattata malissimo. Non ha mezzi. Non ha niente. Non ha nemmeno programmi vitali. Siamo talmente indietro che l’ecologia arriva di striscio, da un angolo, e i ragazzi la vedono passare davanti senza poterla fermare”.
Dovendo poi scegliere un argomento a piacere, Vecchioni ha deciso di parlare del “fiore simbolico”, facendo riferimento a coloro che hanno scritto, cantato o vissuto per la natura. Ha definito i primitivi ‘una cosa sola’ con essa, affermando che non c’è alcuna differenza tra uomini, animali e piante, in quanto tutto è vivo. Ha poi voluto citare una, secondo lui, grande lezione di vita che un Indios fece ad un esploratore, il quale disse: “Ma perché voi correte e costruite sempre? Fermatevi un attimo e aspettate che la vostra anima vi raggiunga”.
Roberto Vecchioni è riuscito ad aggiudicarsi un bel 8 in pagella da Francesco Gabbani. Verso la fine delle sue citazioni, ha fatto riferimento ad una frase di Virgilio, affermando: “Per riassumere in breve il pensiero di Virgilio, quest’ultimo dice: ‘Gli dei ci hanno consegnato il mondo perché noi lo mantenessimo così com’è’. Solo che Virgilio non poteva pensare che gli uomini si sarebbero creduti dei e avrebbero rovinato il pianeta”.