Conte: “Non possiamo tollerare che all’interno della città si creino degli spazi sospesi dalle regole”
L’atroce e disgustoso stupro e poi omicidio di Desirée Mariottini ha giustamente indignato tutti.
Sul caso – almeno per una volta – sono arrivate le condanne sia da destra che da sinistra. E dopo le durissime parole di Matteo Salvini (“Farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia”) e Giorgia Meloni(“TOLLERANZA ZERO contro queste bestie schifose. Tolleranza zero contro le occupazioni abusive e le zone franche”), anche Giuseppe Conte ha voluto spendere qualche parola per Desirée, per la sua famiglia e per quanti volevano bene a questa povera ragazzina.
“Sono vicino ai genitori” di Desiree “per questa tragedia. Sono padre e non oso immaginare cosa si possa provare a perdere una figlia”, ha commentato a margine dell’assemblea dell’Anci il presidente del Consiglio. Conte poi usa il pugno duro e ammette che “non possiamo tollerare che all’interno del tessuto urbano si creino degli spazi sospesi dalle regole giuridiche. Non possiamo assolutamente tollerarlo”.
Conte lo dice “come autorità di governo”. Perché ora tutto questo scempio non è più davvero tollerabile.
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