ATTENZIONE: QUESTO PRODOTTO DI COLOMBE PASQUALI CONTIENE BLATTE

Le colombe pasquali sono tra i dolci più consumati di questo periodo. C’è chi ancora preferisce farle artigianalmente e chi, invece, ricorrere ai marchi più commerciali.

Come ogni anno, le opzioni di scelta sono davvero tante, tra farciture, ingredienti etc. ma quello che non deve mai passare di vista è un tema delicatissimo: la sicurezza dei consumatori.

Tutelare la loro salute è una prerogativa ed è per questo che i controlli scattano tempestivamente, al fine di far chiarezza su possibili rischi per l’organismo umano, legati alla scarsa qualità delle materie prime usate o alla presenza, in esse, di insetti o sostanze pericolose.

La notizia che si sta diffondendo, proprio in queste ore, è davvero molto forte in quanto all’interno delle colombe pasquali sono state ritrovate delle blatte.

Vediamo insieme cosa sta accadendo, dal momento che molti consumatori stanno cercando di reperire il maggior numero di informazioni, per capire se sono potenzialmente a rischio o meno.

La notte scorsa, i carabinieri, hanno sequestrato, in una panetteria del Verbano,  colombe artigianali che sarebbero finite sugli scaffali dei supermercati, in vista delle festività pasquali, insieme a 3 tonnellate di prodotti alimentari tra cui farine, impasti lievitati e altri dolci da forno già finiti.

Quello che gli uomini in divisa si sono trovati dinnanzi agli occhi supera di gran lunga la fantasia, in quanto nel laboratorio di panificazione e nell’attiguo negozio di vendita sul lago Maggiore, hanno scoperto una vera e propria invasione di blatte che hanno preso d’assalto le materie prime, finendo nell’impasto, nelle attrezzature e nei macchinari per la lavorazione del pane, oltre che nei forni e nelle camere adibite alla lievitazione, come si legge su fanpage.it.

Carabinieri del Nas di Torino, coadiuvati dai militari del Comando Provinciale di Verbania e della stazione di Stresa, a seguito di questa maxi operazione, hanno proceduto tempestivamente al sequestro del laboratorio “infestato dagli insetti” e dell’attività di vendita. Per i due titolari è scattata la denuncia a piede libero e su di loro pende un’accusa molto pesante: commercio di sostanze nocive e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.

Un intervento salvifico, quello messo in atto dagli uomini dell’Arma che hanno scongiurato il rischio che quelle colombe e altri dolci tipici del periodo pasquale potessero finire sulle tavole di consumatori, ignari del loro contenuto, che avrebbero potuto rischiare seriamente . Purtroppo questa non è l’unica operazione volta a smascherare queste truffe, dal momento che in tutta la Penisola, in queste ore, sono in corso controlli approfonditi  proprio al fine di tutelare gli ignari acquirenti. 

Stando a quanto riportato da fanpage.it, sono 992 i punti di cottura e preparazione pasti ubicati all’interno delle strutture sanitarie, sia pubbliche che private che sono stati passati in rassegna, arrivando alla conclusione che una su tre era irregolare, per via della presenza di escrementi, blatte, topi, alimenti scaduti. L’obiettivo delle forze dell’ordine è quello di far uscire fuori queste situazioni davvero incresciose, applicando la legge per far si che i colpevoli non passino inosservati. Allo stato attuale sono 431 le infrazioni penali e amministrative individuate, per complessivi 230 mila euro di sanzioni pecuniarie. Una situazione che invita a riflettere, non credete? Continueremo a tenervi aggiornati.

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