Tunisino stupra una 16enne: pena ridotta in appello
Pena ridotta in corte di Appello per il tunisino reo di aver minacciato, sequestrato e stupratoripetutamente una 16enne nel 2015 a Bologna.
L’uomo, per il quale il pm nel processo di primo grado aveva chiesto una pena di 7 anni e due mesi, era già stato graziato dai giudici arrivando a dover scontare unicamente 6 anni. All’epoca il tunisino era stato ritenuto colpevole, oltre che dello stupro e di cessione di stupefacente a minore, anche di sequestro di persona, ipotesi quest’ultima ritenuta assorbita nelle altre condotte dai giudici di appello, portando così la pena a soli 5 anni e 2 mesi.
Il tunisino la minacciò con una katana prima di rapirla
Nel giugno del 2015 la polizia arrestò Ayari nel suo appartamento in zona Bolognina, su segnalazione di una 16enne che la notte precedente era stata minacciata dall’uomo conosciuto soltanto di vista, con una katana e, successivamente, picchiata, segregata e stuprata per tutta la notte, come dimostrato anche dal referto medico.
Soltanto la mattina seguente la giovane avrebbe trovato la forza di liberarsi, mentre il suo aguzzino dormiva, inviando una foto dell’edificio in cui era prigioniera ai genitori, capaci in questo modo di rintracciarla.
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