DONNA CONSEGNA AI CARABINIERI 15 MILA EURO

In un mondo in cui il materialismo domina incontrastato; in cui uno fa le scarpe all’altro, pur di prendere il sopravvento, c’è gente che conosce ancora il significato del termine onestà.

In tanti, su un pianeta in cui l’apparire prevale sull’essere, in cui l’ostentazione della ricchezza conta più dei veri valori che nessuno mai potrà comprare ma solo maturare interiormente, ogni tanto si sentono storie toccanti.

Sono storie che vorremmo leggere più spesso, quando crediamo, facendo erroneamente di tutta l’erba un fascio, che non ci sia più spazio per chi agisce all’insegna della correttezza e dell’altruismo.

Sto per raccontarvi una storia che invita tutti, me compresa, alla riflessione, incentrandosi sul concetto di correttezza morale, che implica un immedesimarsi in chi è stato vittima di furti, smarrimenti o di chi, più in generale, ha perso involontariamente qualcosa.

Vi racconto quanto accaduto, nell’ormai lontano 2008, in Italia, dato che, all’epoca dei fatti, in diversi sono stati i giornali e le testate che ne hanno parlato con molta ammirazione.

Si dice che la curiosità sia donna anche se, a mio avviso, appartiene a chiunque, uomini e donne, specie se si tratta di una cosa che dovrebbero mettere in pratica tutti gli individui affinché il mondo sia, per davvero, più onesto. L’episodio si è verificato a Cagliari, dunque nella stupenda Sardegna, a dicembre 2008. Andiamo a ritroso nel tempo e scopriamo cosa è successo.

Una donna, Tiziana Concu, 43 anni, si trovava al Monte dei Paschi di Siena di via Tuveri, a pochi passi dalla questura, quando si è imbattuta in un curioso ritrovamento, per l’esattezza una cassetta al cui interno c’erano non certo ortaggi o cianfrusaglie, bensì 160 mila euro, fra assegni circolari e 15.000 euro in contanti. Un’altra persona, al suo posto, con molta probabilità, se li sarebbe tenuti per sè.

Si tratta di un patrimonio che può cambiare radicalmente la vita ma la 43enne, senza pensarci su neppure un attimo, ha consegnato ai militari la cassetta contenente il denaro. Un gesto davvero altruistico, rispettoso nei confronti di chi ha smarrito tutto quel denaro. E’ spettato ai carabinieri ricostruire accuratamente l’accaduto, al fine di rintracciare il legittimo proprietario di quel denaro.

In effetti, chi li aveva persi c’era. Si trattava della povera società Servizi stampa di Cagliari che, grazie al gesto della donna, ha potuto avere indietro la cassetta perduta. Sono storie che invitano a riflettere, in un mondo sempre più improntato ad arrecare danno, consapevolmente o inconsapevolmente, agli altri. In quanti si sarebbero comportati come la 43enne in questione?

Forse pochi, considerando lo stato di degrado morale a cui si è arrivati. Eppure le eccezioni esistono e quanto accaduto a Cagliari ne è l’esempio. Non ci resta che ringraziare tutti questa donna, seppur virtualmente, per il suo operato che ci ha permesso di credere che la legalità continui ad esistere; nonostante lo scorrere del tempo che  sta distruggendo, inesorabilmente, i veri valori. Ovunque lei sia ora, le vorrei fare i miei più sinceri complimenti per il suo gesto; un gesto non da poco, in un mondo sempre più corrotto.

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