“Era il nostro guerriero”. David, 4 anni, trova la morte in Italia. Era fuggito dall’Ucraina insieme alla famiglia
Disperati i tentativi per salvare la vita, purtroppo il bimbo muore a 4 anni. Una tragedia familiare quella che ha colpito la coppia di coniugi che insieme ai loro quattro figli sono fuggiti dai bombardamenti in Ucraina. Avevano trovato accoglienza presso i parenti italiani, residenti in provincia di Belluno. Prima di lasciare il Paese, la drammatica scoperta del tumore del figlioletto e la disperazione di un padre che ha percorso l’Italia per trovare una cura e strappare il piccolo Davyd, di appena 4 anni, dalle braccia della morte.
Davyd Kolivoshka muore a 4 anni. La famiglia era riuscita a scappare dei missili lanciati sulla città di Leopoli in Ucraina, nella speranza di trovare in Italia una vita migliore per tutti. Il piccolo Davyd, però, è stato colpito da un tumore e la diagnosi è arrivata prima dello scoppio della guerra, dunque prima di raggiungere i parenti italiani.
Davyd Kolivoshka muore a 4 anni. La famiglia era riuscita a scappare dalla guerra in Ucraina
Una volta in Italia, il padre del piccolo Davyd, chirurgo pedatrico, ha disperatamente provato a salvare il bimbo dalle braccia della morte rivolgendosi al centro d’eccellenza oncologica pediatrica sito a Padova. Purtroppo però la famiglia Kolivoshka composta da Yuriy, 41 anni, dalla moglie Marta, dentista e dai quattro bambini Timmy, 10 anni, Luca, 7, Davyd, 4 e Daniel, 2 anni, sfuggire all’ennesimo dramma è stato impossibile. La notizia della morte del piccolo Davyd è stata diffusa da Il Gazzettino.
Il tumore al torace che ha colpito Davyd non è stato sconfitto. Una volta scoperta la malattia attraverso la diagnosi, il bimbo si è sottoposto da subito ai cicli di chemioterapia in Ucraina, ma la guerra non ha reso la regolarità delle cure e le condizioni di salute del bimbo sono dunque andate incontro a un grave peggioramento.
I medici del centro oncologico pediatrico di Padova hanno fatto di tutto per salvare la vita del piccolo Davyd ma le condizioni sono apparse molto gravi fin da subito e per il bambino non c’è stato nulla da fare. Dopo essersi sottoposto alla terapia per diversi mesi, Davyd ha chiuso per sempre i suoi occhi lasciando un vuoto incolmabile nella vita dei genitori e dei fratellini.