È morto il noto attore, famoso per aver recitato in “Terminator”: ecco di chi si tratta
È MORTO IL NOTO ATTORE
Quando si pensa ai film di fantascienza non si può fare a meno di citare “Terminator”, un ciclo di film di fantascienza composto da sei pellicole che sono state prodotte tra il 1984 ed il 2019: in “Terminator” i protagonisti sono dei cyborg assassini o dei semplici robot che sono stati ideati da intelligenze artificiali e supercomputer, diventati poi autocoscienti ed inviati nel passato allo scopo di distruggere la resistenza umana. Il protagonista assoluto nella celebre saga è sicuramente Arnold Schwarzenegger, ma ve ne sono tanti altri che hanno ricoperto ruoli importanti e iconici. Proprio uno di questi – come riportato da “Corriere.it” – è venuto a mancare nelle scorse ore: il riferimento è all’attore americano Earl Boen, noto soprattutto per aver interpretato lo psicologo criminale Peter Silberman, che si è spento ad Honolulu, nelle Isole Hawaii, all’età di 81 anni.
LA CAUSA DELLA MORTE
Nel 1984 Earl Boen ha ottenuto il suo ruolo più importante, recitando al fianco di Arnold Schwarzenegger nei primi 3 film di “Terminator”: come riportato da “Corriere.it”, interpretava lo psicologo criminale Peter Silberman. Una delle scene più iconiche del primo “Terminator” vede proprio Silberman (interpretato da Boen) interrogare il sargente Kyele Reese (interpretato da Micheael Biehn, ossia un combattente per la liberà del futuro. L’annuncio della scomparsa di Earl Boen è stato dato dalla figlia al “The Hollywood Report”, con quest’ultima che ha specificato come al padre lo scorso mese di novembre sia stato diagnosticato un tumore ai polmoni al quarto stadio, aggiungendo che Beon si è spento serenamente nel sonno.
291 APPARIZIONI TRA CINEMA E TV
Nato a New York l’8 agosto del 1941 – come riportato da “Corriere.it” – Earl Boen ha ottenuto decine di crediti nel corso della sua carriera, collezionando un totale di 291 apparizioni tra cinema e televisione. Di certo, però, come già sottolineato in precedenza, il ruolo più significativo della sua carriera è stato certamente quello dello psicologo criminale Peter Silberman in “Terminator”.