SUORA SI RECA DAL GINECOLOGO PER UN PROBLEMA IMBARAZZANTE
Pensavate che i brufoli, i punti neri, i vulcani strabordanti di liquido grigiastro fossero la cosa più orribile? Beh, sicuramente non è una scena bella da vedere ma ci sono situazioni altrettanto imbarazzanti.
Finora ci siamo “deliziati” (se così si può dire) con scorreggia, mutande tenute addosso per non so più quanto tempo, gusti intimi decisamente “particolari”, ma vi assicuro che non c’è mai limite al peggio.
Abbiamo avuto casi di slip non cambiati da anni per far piacere al proprio partner, amante del cattivo odore di un indumento intimo stra-usato. C’è chi sostiene di non cambiarsi da anni per evitare sprechi d’acqua.
De gustibus. Il mondo è bello perché vario ma sarebbe senz’altro meglio se tutti si lavassero. Semplice osservazione, la mia, che non vuol essere una critica a chi decide di non dedicare troppo tempo all’igiene.
Ognuno avrà le sue buone cause per portare avanti anche le più strampalate teorie. In fin dei conti, si tratta di problemi imbarazzanti, proprio come, per molte donne, lo è una visita ginecologica.
Chi si reca da un ginecologo per la classica visita di routine o per segnalare eventuali problemi riscontrati, delle volte tira fuori, proprio come farebbe Mary Poppins con la sua borsa, davvero di tutto, creando dei momenti davvero bizzarri. Molti di essi sono passati alla storia, in quanto l’imbarazzo è stato del ginecologo, al cospetto di situazioni cui non aveva mai assistito.
Se per la delicatezza dei tremi trattati e per paura di una brutta diagnosi, la visita ginecologica viene spesso posticipata, altri casi, ne sono certa, vi faranno sorridere. Una bimba, un giorno, si è recata a visita, lamentando dei fortissimi dolori nelle parti intime. A cosa erano dovuti? A 20 pastelli che, con piacere, si era inserita, sino poi ad avvertire un fastidio insopportabile. Ci sono donne che hanno lamentato un cattivo odore provenire dalla vagina.
Cosa si nascondeva al suo interno? Due preservativi e un tampone, messi lì da talmente tanto tempo, da causare alla paziente un odore di pesce marcio. E che dire della signora, arrivata a visita, scortata dai carabinieri? Per quale motivo? Aveva nascosto nella sua vagina banconote, eroina e pillole che, ovviamente, qualcuno doveva pur recuperare.
Una donna si è presentata dal ginecologo, lamentando un dolore atroce. Tutta colpa di vibratore di 30 centimetri con il quale la vedova si divertiva assieme al suo nuovo compagno. C’è chi si è trovato al cospetto di pazienti con aglio crudo dimenticato nelle parti intime e chi, dinnanzi ad un fidanzato curioso di sperimentare la pillola anticoncezionale. Ma c’è una storia che fa davvero sorridere, riguardante una suora andata a visita da un ginecologo, ripresa in una barzelletta, diventata in men che non si dica, virale.
“Dottore, per amor del cielo mi aiuti!”. Questa la supplica di una Sorella sofferente che lo specialista si è offerto, chiaramente, di visitare, allo scopo di risolvere la sua problematica. La Suora gli ha così spiegato: “Ogni mattina quando vado in bagno trovo nelle mie mutandine e nella tazza tanti piccoli coriandoli blu.. sarà mica il demonio???” e il ginecologo ha subito controbattuto: “Venga Sorella diamo subito un’occhiata…” .Preoccupata, la Sorella gli ha chiesto: “Allora Dottore che cos’è? è grave??” e lo specialista, nell’imbarazzo più totale, trattenendo a stento una risata, le ha risposto: “No Sorella…è tutto ok, si ricordi solamente di staccare i bollini blu dalle banane!”