GIANCARLO GIANNINI, LA STRAZIANTE NOTIZIA IN DIRETTA: “PURTROPPO È MORTO”
Ottanta anni compiuti il 1 agosto; originario di La Spezia, Giancarlo Giannini non ha certo bisogno di presentazioni, trattandosi di uno degli artisti che hanno vissuto e reso grande il nostro cinema, negli ultimi 50 anni.
Attore, regista, doppiatore, oltre che grande sceneggiatore, protagonista della commedia all’italiana. Un artista poliedrico, uno di quelli che conquistano con il suo carisma, che fanno breccia nel cuore degli amanti del piccolo e grande schermo.
Un fuoriclasse, capace di vestire i panni più disparati, grazie alla sua versatilità. Ecco che, è passato dall’operaio proletario al boss mafioso, dal recitare parti drammatiche a quelle comiche, parlando numerosissimi dialetti, sia meridionali che settentrionali.
Eppure, come dico spesso, gli artisti non sono immuni dalle tragedie e Giannini, oltre a ricordare ancora i bombardamenti della guerra, pur essendo, all’epoca, solo un bambino, ha vissuto l’esperienza più dolorosa in assoluto.
Un lutto che ha devastato la sua esistenza, di cui ha parlato in una delle interviste più lette del 2022, quella di Valerio Cappelli a Giancarlo Giannini, uscita sul Corriere del 24 luglio. Vediamo cosa ha dichiarato.
In svariate interviste, l’attore ha affrontato un argomento forte, doloroso, una ferita lacerante che nessuno mai, nemmeno il tempo, riuscirà a lenire. Parlo della morte del suo primogenito Lorenzo, deceduto nel 1987, quando non aveva ancora vent’anni, a causa di un aneurisma. Lorenzo era nato dal primo matrimonio di Giancarlo Giannini.
Come i suoi fan sapranno, l’artista, nel 1967, aveva sposato l’attrice e regista, Livia Giampalmo, che l’aveva reso padre anche di Adriano. In seconde nozze, invece, l’attore ligure ha poi sposato, nel 1983, Eurilla Del Bono, dalla cui unione sono nati altri due figli, Emanuele e Francesco. Nel corso della lungai intervista uscita sul Corriere del 24 luglio, curata da Valerio Cappelli, l’attore ha ricordato la sua Liguria, i contadini della sua terra, la gente splendida, tenace, tosta, che ha un motto, lo stesso utilizzato proprio da lui: ” Se ho poco, devo vivere con poco”.
Non si è potuto non affrontare un argomento dolorosissimo: quello della perdita del suo Lorenzo, morto a 19 anni per aneurisma. Come lo stesso attore ha dichiarato nella sua biografia : “Voglio cancellare questa parola. Un giorno, stranamente, mi aveva chiesto cosa c’è dopo la morte. Non sapevo come rispondere, gli raccontai una favola, immagina tanti colori nello spazio, esistono ma poi finiscono, è come una montagna da scalare, raggiungi altri colori…”
Un racconto doloroso, straziante, che prosegue così: Gli raccontai la morte come una sensazione di conoscenza. Ero disperato ma non ho pianto, mi sono fatto forza anche per gli altri familiari, ho pensato che ha raggiunto la conoscenza, che sta meglio di noi che ci poniamo domande e non era solo una luce consolatoria”. Dell’immane tragedia legata alla perdita del figlio, Giancarlo ne ha parlato in tantissime interviste, considerandola sempre come il momento che, più di tutti, ha stravolto il corso della sua vita.
E come dargli torto? La morte di un figlio prima di un genitore è considerata contro natura, la cosa più abominevole che esista al mondo. All’epoca Giancarlo Giannini stava girando un film a Milano assieme al collega Vittorio Gassman. Quando gli venne comunicata l’agghiacciante notizia, si mise immediatamente a bordo del primo aereo disponibile e volò a Roma per raggiungere il figlio in fin di vita e il resto della sua famiglia.