Le accuse di Di Maio: “Qualcuno ha manipolato il testo.” Spaccatura al Colle. Nessuno parla, ma ecco chi salva tutto.
Da Facebook e Porta a Porta il vicepremier grillino ha dichiarato la pronta denuncia in Procura. Il decreto fiscale non sarà votato perchè manipolato.
Decreto fiscale manipolato? Questo è quello che dice Di Maio. Immediate le repliche contrastanti da tutti i lati. I grillini stanno manipolando la rete, queste le accuse.
Leggiamo Il Giornale:
“Nell’articolo 9 del decreto fiscale c’è una parte che non avevamo concordato nel Consiglio dei ministri. Noi in Parlamento non lo votiamo questo testo se arriva così. Questa parte deve essere tolta. Non ho mai detto che si volevano aiutare i capitali mafiosi. Nel testo che è stato trasmesso al Quirinale c’è una sorta di scudo fiscale e una non punibilità per chi evade“.
Stupore però viene manifestato pure dal Quirinale dove – assicurano – il decreto non è mai arrivato. A quale testo si riferisce il vicepremier grillino? E se una manipolazione c’è stata, chi l’ha ritoccato? “Se non è così torno a Palazzo Chigi, accertiamo tutto”, si appresta quindi a dire Di Maio quando Bruno Vespa gli riporta la nota del Colle, “Non ci sarà bisogno di riunire un nuovo Cdm. Basta stralciare quella parte dal testo”.
Dal canto suo anche la Lega si sente chiamata in causa e si sfila. “Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati”, dicono fonti del Carroccio, “Stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti fra cittadini ed Equitalia”.
Il Quirinale non accetta la denuncia televisiva e risponde che non è mai arrivato nessun testo! Nessun testo? Quindi, Di Maio di cosa sta parlando?
Chi salva la faccia al governo è Giuseppe Conte che è intervenuto tempestivamente mettendo a tacere tutto e tutti: “Il testo è arrivato in Quirinale, ma era quello non ufficiale”. Ecco spiegato il dilemma. Pace con tutti, ma il dubbio della “manina” evocata da Di Maio resta!
Fonte: ilgiornale