Saman Abbas, novità sul caso: parla l’avvocato Barbara Iannuccelli
Saman Abbas, novità sul caso: parla l’avvocato Barbara Iannuccelli. L’avvocato dell’Associazione Penelope si è costituita parte civile nel processo che prenderà il via a febbraio relativo alla morte della 18enne pachistana, scomparsa a fine aprile 2021 e di cui sarebbero stati rinvenuti i resti nei pressi di un casolare a Novellara, a pochi passi dalla casa dove viveva con la sua famiglia. La Iannuccelli, in vista del processo, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Fanpage, parlando in modo specifico di quello che potrebbe accadere ai genitori della ragazza. (Continua a leggere dopo la foto)
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Saman Abbas, novità sul caso: parla l’avvocato Barbara Iannuccelli
Barbara Iannuccelli, avvocato dell’Associazione Penelope, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Fanpage sul caso di Saman Abbas. Al momento gli occhi sono puntati sul Pakistan, dove si trova il padre della ragazza, Shabbar. Dopo essere fuggito insieme alla moglie Nazia dopo la scomparsa della figlia, è stato arrestato nel Punjab il mese scorso. Da allora, le quattro udienze a cui ha preso parte sono state rinviate. La prossima ci sarà il 10 gennaio 2023. Se i giudici pachistani non prenderanno una decisione sarà difficile che l’uomo venga estradato in Italia, visto che in Pakistan i termini per l’estradizione scadano due mesi dopo l’arresto.
La Iannuccelli ha dichiarato: “Credo che non rivedremo mai i genitori di Saman in Italia. La mamma non è ricercata e non è nemmeno interessata da questi atti e procedimenti che ci sono in Pakistan. L’unica speranza per il padre è che, essendo dal 2016 punito il reato dell’omicidio per onore, Shabbar subisca comunque un processo a Islamabad. Ma quanta forza possono avere in Pakistan le prove raccolte dalla Procura di Reggio Emilia? Un conto è inserire due soggetti che sono imputati a titolo di concorso con altri all’interno dello stesso processo per cui si può creare una valutazione più complessiva di ogni singola prova, un altro è invece analizzare una posizione singola. Per cui la vedo grigia questa situazione per i genitori di Saman”. (Continua a leggere dopo la foto)
Cosa accadrebbe in Italia
Se il padre di Saman Abbas non venisse estradato, cosa potrebbe succedere a questo punto in Italia? L’avvocato dell’Associazione Penelope ha dichiarato: “Il processo nel nostro Paese si può svolgere a carico dei genitori di Saman anche senza la loro presenza fisica. Ma io vado oltre: se analizzando tutti i tasselli di questo puzzle che verrà costruito nella corte d’assise di Reggio Emilia risulterà la responsabilità dei genitori, come faremo ad eseguire una sentenza di condanna? È questa la cosa più triste che mi sovviene. Il processo ci sarà ma se arriverà una condanna e nel frattempo il Pakistan non avrà preso una decisione, rimettendolo in libertà, come faremo a trovarlo per eseguire questa sentenza? Quando ciò accadrà sarà un problema perché avremo giustizia sulla carta che non corrisponderà a una giustizia fattuale”.