Lutto nella cucina italiana. Gli chef morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro
Due chef morti. Lutto nel mondo della ristorazione per la scomparsa di Maurizio Baratto, notissimo chef trevigiano, cuoco e titolare di CocosCatering, e Marco Delaini, 48 anni, titolare della Trattoria Fornico di Gargnano, in provincia di Brescia in Lombardia. Marco Delaini, 48 anni è deceduto a causa di un malore improvviso. Lo chef è crollato a terra mentre stava preparando la sala in attesa dell’inizio del servizio.
Immediata la chiamata al 118, ma per lui non c’è stato niente da fare e l’equipe medica ha potuto solo constatarne il decesso. L’infarto è stato fatale. A darne il triste annuncio la moglie Giada insieme ai figli Lorenzo e Isac. In suo ricordo è stata aperta una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe. Il denaro servirà per “riqualificazione del teatro dedicato a Don Fausto, parroco della sua e della nostra infanzia, presso l’oratorio di Pieve di Tremosine”, comprando un nuovo sipario per il palco.
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Due chef morti, addio a Marco Delaini e Maurizio Baratto
Così che Marco “rimarrà ancora più vivo il suo ricordo nel luogo che lui amava e che siamo sicuri avrebbe voluto continuasse ad essere il centro di una comunità unita, attiva e solidale”, scrivono gli amici. Due chef morti nel giro di poche ore. Dall’Egitto, dove si trovava in vacanza, la notizia della scomparsa di Maurizio Baratto, conosciuto chef trevigiano e titolare di CocosCatering. L’uomo, 61 anni, è stato colpito da un malore improvviso. Mercoledì sera la Farnesina ha informato i familiari della triste notizia.
Secondo quanto riportano i quotidiani locali, sembra che lo chef si sia sentito male di ritorno da un bagno in mare. Maurizio Baratto si trovava in vacanza in Egitto e il prossimo anno sarebbe andato in pensione. Sul luogo della tragedia sono arrivati i soccorsi, ma anche in questo caso, purtroppo, non c’è stato niente da fare.
Lo chef era conosciuto per aver portato il suo servizio di catering alla Mostra del cinema di Venezia e al Teatro del Pane di Villorba. L’uomo lascia la moglie Maria Cristina, le figlie Ada e Olga, il nipote Lorenzo e la madre Marisa. Il rientro della salma in Italia non avverrà prima di un paio di settimane.