Cellulari, nuovo divieto in arrivo: cosa annunciano dal governo
C’è una proposta molto interessante che sta prendendo sempre più piede tra le fila del governo. Si tratta di un’idea del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Provate a immaginare una scuola senza smartphone. È questa l’idea, per alcuni definita un po’ retrograda del governo Meloni. “Via i cellulari dalle classi nelle ore di lezione”, ha praticamente fatto capire Valditara, intervistato da Monica Setta nel programma il Confronto in onda su Rai Italia nel mondo e su Rai Due il sabato alle 6.30.
Si tratta di un proposta, ha spiegato il ministro, che andrebbe a migliorare il tempo di studenti e un docenti all’interno della classe. Per Valditara l’ipotesi è anche quella di togliere il reddito di cittadinanza ai giovani percettori che non hanno nemmeno l’obbligo scolastico: “O colmano il gap o perdono il reddito”. Il ministro poi ha anche ribadito di nuovo la sua proposta di prevedere lavori socialmente utili per quegli studenti che si rendono protagonisti di gravi casi di bullismo o violenza.
Una scuola senza smartphone
Giuseppe Valditara, a riguardo, ha detto: “Bisogna tornare al merito ed in questa chiave la Grande alleanza che propongo anche ad imprese e sindacati sarà un metodo essenziale per superare pure il gap competitivo di cui soffre l’istruzione tecnico professionale italiana rispetto ad altri paesi internazionali”.
Ma le promesse per il ministro dell’Istruzione non sono finite: prossimi impegni, la semplificazione e l’edilizia scolastica. “Sono i Comuni a provvede alla copertura delle spese per l’acquisto dei libri di testo per i meno abbienti. Per il 2022-23 sono stati ripartiti 133 milioni di euro, 33 milioni in più rispetto all’anno precedente per garantire la gratuità in favore degli alunni che adempiono all’obbligo o in comodato d’uso”.
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E ancora Valditara a riguardo: “L’istruzione è un diritto universale, la previsione di misure omogenee è condivisibile per superare i divari. Ogni iniziativa per incrementare queste riforme avranno il supporto del governo”. Insomma, un calendario fitto di impegni per il membro dell’esecutivo di Giorgia Meloni. E molti si chiedono: “Riuscirà a fare tutto?”.