Governo, il rigore di Giorgia Meloni: “Dovete fare sacrifici”
Il primo duro scoglio per il governo di Giorgia Meloni è arrivato: in queste ore è in discussione la legge di bilancio; una legge ben diversa da quella che era stata paventata in campagna elettorale e che espone gli italiani a sacrifici che sembrava si potessero evitare. “Ieri ho riunito le forze di maggioranza e i ministri competenti per discutere dei provvedimenti da inserire nella Legge di Bilancio, anche in attesa del Consiglio dei Ministri che avrà luogo lunedì, con importanti iniziative del Governo”, si legge sulla pagina social del presidente Meloni.
“Siamo al lavoro su una legge finanziaria attenta a famiglie e imprese, con particolare attenzione ai redditi bassi. Un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità”. I commenti non sono mancati: “È una vergogna, una manovra scarna priva di politiche sociali concrete che di fatto non porta nulla di concreto alle famiglie nessun beneficio dal punto di vista pratico”.
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Giorgia Meloni, tensione con gli alleati sulla legge di bilancio
“Ovvero nessuna liquidità in busta paga nei salari e nel far fronte alla vita reale e quotidiana, medicinali e all’ inflazione alle stelle un governo poco attivo nel contrasto della povertà”. E felici non sarebbero neppure i colleghi di maggioranza. Scrive Repubblica come: “Giorgia Meloni si prepara a convocare oggi gli alleati. Prima del consiglio dei ministri chiederà loro di accettare l’idea, pure dolorosa, di rinunciare a molte delle promesse sbandierate in campagna elettorale”.
“Perché questa manovra, scritta in un mese, non può che essere di transizione”. La verità, ormai patrimonio condiviso nella squadra di Palazzo Chigi, è che non ci sono risorse. Scrive Adnkronos come il ministro Giorgetti abbia detto: “La coperta è molto corta, ma mi batterò perché ci siano delle risorse nuove. Per il servirebbero 300 milioni di euro di risorse aggiuntive”.
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“Qualora non ci dovessero essere, il contratto prevede che si prenderanno dal fondo destinato alla valorizzazione professionale. Ma – ribadisce – io conto che per il 2023 ci possano essere delle risorse aggiuntive”. Sul tavolo del governo, secondo quando emerso dal vertice di maggioranza del 18 novembre scorso, Quota 103 per le pensioni, flat tax estesa, stretta sul Reddito di cittadinanza e iva. Misure che sembrano distanti.