Assegno unico universale, ora è ufficiale: ecco cosa cambia dall’1 gennaio 2023
ASSEGNO UNICO UNIVERSALE, DOMANDE SOTTO LE STIME
L’assegno unico universale, la misura introdotta quest’anno che è andata a sostituire i vecchi assegni familiari, è destinato a subire delle modifiche. Il sussidio è attualmente destinato a 10 milioni di figli anziché gli 11 milioni attesi e a 6 milioni di famiglia anziché 7 milioni: questo perché l’erogazione non è automatica ma va presentata la domanda. Di conseguenza una parte della cifra stanziata non è stata utilizzata.
UN TESORETTO DA UTILIZZARE NEL 2023
La cifra non utilizzata, come riporta Today.it, è stimabile in circa 2 miliardi: una parte, comunque, è stata già utilizzata dal Governo Draghi. Ne esiste un’altra parte, che potrebbe essere utilizzata l’anno prossimo. Dall’1 gennaio 2023, dunque, l’assegno dovrebbe aumentare, anche se probabilmente non del 50% per tutti i livelli di Isee come aveva promesso la maggioranza in campagna elettorale.
GLI AUMENTI PER L’INFLAZIONE
Attualmente l’importo mensile per ogni richiedente è pari a 233 euro e per ogni figlio pari a 145 euro. Senza dubbio la cifra salirà dall’1 gennaio 2023 per l’adeguamento degli importi al costo della vita. Stando ai dati sull’inflazione, dunque, l’importo massimo dovrebbe salire fino a 190 euro, quello minimo dovrebbe passare da 50 a 54 euro. Si alzerà anche la soglia Isee richiesta per la domanda: l’importo massimo si potrà richiedere fino a 16.185 euro (e non più 15mila), quello minimo si potrà ottenere fino a 43.160 euro di reddito (e non più 40mila).
In campagna elettorale Fratelli d’Italia aveva proposto di aumentare l’assegno a 300 euro al mese per il primo anno di ogni figlio, fino a 260 euro a partire dal secondo. Difficile, comunque, avere un aumento così marcato: la rivalutazione in virtù dell’inflazione ci sarà e molto probabilmente anche un ritocco degli importi, ma solo nelle prossime settimane avremo maggiori certezze sulle cifre.