Mamma uccide il figlio di 8 anni e dà fuoco alla casa: arrestata. Subito dopo la scoperta choc: “Perché lo ha fatto”

Questa è la terribile storia di Karin Zolkowski: la donna che ha ucciso suo figlio. La cosa che rende questa vicenda ancor più macabra del solito risiede nel fatto che la 44enne, prima dell’insano gesto, ha voluto pubblicare sui social un pensiero. La donna infatti, residente a Meriden negli Stati Uniti, ha twittato sul suo profilo Twitter un’insolita domanda: “Perché ho avuto un figlio?”. Un quesito senza dubbio assurdo e ancor più atroce se pensate che solo dopo due giorni la stessa ha ucciso il suo bambino di 8 anni.

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Il piccolo si chiamava Elijah Ziolkowski. Karin, dopo aver ammazzato a sangue freddo il figlio però, non si è fermata e ha dato fuoco alla casa. Si tratta di una vicenda del 2016 ma che sta facendo molto discutere in questi giorni, soprattutto in America, dove si attende la sentenza definitiva il prossimo 10 gennaio 2023.

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Storia di Karin Zolkowski

Questa è la terribile storia di Karin Zolkowski

Naturalmente la 44enne è accusata di omicidio premeditato e incendio doloso e da quello che dicono i suoi legali, rischia un minimo di 25 anni di carcere. Dai racconti processuali, sembrerebbe poi che Karin Zolkowsk avrebbe premeditato il delitto. Ad incastrarla infatti, sarebbero stati proprio quei messaggi sui social network proprio come quello che vi abbiamo raccontato prima.

Storia di Karin Zolkowski

Nei giorni precedenti all’omicidio poi, avrebbe scritto frasi che contenevano parole chiave come “estintore” e “parco giochi del diavolo”. Nel processo è poi emerso che la madre del piccolo aveva dato al bambino una massiccia dose di antistaminico, che secondo agli esami dell’autopsia, gli sarebbe stata fatale. Non contenta, la donna ha poi dato fuoco alla casa, da due punti distinti dell’abitazione, usando un liquido infiammabile.

Storia di Karin Zolkowski

A quel punto Karin ha atteso anche la sua morte all’interno della stessa casa, ma è stata salvata dai pompieri giunti sul posto. Gli stessi, una volta entrati, hanno soccorso la donna che aveva perso i sensi e il bambino, ma per lui non hanno potuto fare molto. Secondo la difesa, Karin aveva iniziato a soffrire di depressione dopo la separazione dal marito, ma nessuno dei familiari sospettava che stesse così male. Una vicenda davvero orribile.

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