ITALIA, GIOVANE POLIZIOTTO MUORE SUICIDA DOPO ESSERE STATO A CENA CON I COLLEGHI
Una piaga devastante, quella in corso e, attorno alla quale, non si sta facendo quanto si dovrebbe. Di solito sono loro che intervengono per sventare rapine, aggressioni, omicidi, ma chi interviene quando sono i poliziotti a chiedere aiuto?
Non dobbiamo mai dimenticare che questi uomini in divisa sono, in primis, uomini, individui con le loro fragilità, con i loro problemi che spesso non esternano.
Pressati da un lavoro stressante, messi continuamente alla prova, lontani magari dagli affetti, non hanno tempo per manifestare il loro malessere al punto che questo diventa sempre più marcato.
Sono in tanti i poliziotti che si tolgono la vita. I dati dei suicidi tra i militari invitano a riflettere e soprattutto, dovrebbero smuovere chi potrebbe davvero far qualcosa di forte e concreto per porre fine a questo fenomeno. Sono oltre 60 gli appartenenti ai corpi militari e alle forze dell’ordine che si sono tolti la vita quest’anno.
Parliamo di una lunga scia di morti che evidenziano quanto drammatico sia questo fenomeno, ricondotto soprattutto alle condizioni di lavoro che non vengono riconosciute come stressanti. Proprio in queste ore, in Italia, si è verificato l’ennesimo caso di gesto volontario. Vediamo cosa è accaduto.
Un agente di polizia si è tolto la vita a Siracusa, poco dopo la fine di una cena con i colleghi. A farla finita è stato un 48enne che lavorava negli uffici del Tribunale di Siracusa. L’uomo è stato trovato impiccato in casa. Un gesto arrivato come un fulmine a ciel sereno, totalmente inaspettato.
Gli amici e i familiari, negli ultimi giorni, non avrebbero notato nulla di strano negli atteggiamenti del poliziotto. Ad oggi, dunque, non si sanno le cause del gesto. Il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia Lisipo Antonio de Lieto, ha scritto un toccante messaggio di cordoglio, indirizzato ai familiari del poliziotto suicida: “Il LI.SI.PO. tutto si unisce all’immenso dolore della famiglia del poliziotto che si è tolto la vita. Purtroppo amaramente siamo costretti a registrare che il ‘virus suicida’ nella Polizia di Stato miete sempre vittime”.
Ha inoltre aggiunto di aver sempre chiesto ai vertici del Ministero dell’Interno un pool di psicologi a stretto contatto con gli operati di Polizia, in modo tale, da intervenire su qualsiasi situazione sospetta che l’appartenente alla Polizia di Stato sta vivendo, supportandolo proprio per evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico.
Il messaggio si è concluso con il punto della situazione che è davvero pazzesca: “Ad oggi nulla è cambiato, ed il numero dei suicidi nelle file della Polizia di Stato sale ed è sempre più in alto. Il tempo dei tavoli tecnici e delle mega riunioni è abbondantemente superato”. Solo poche ore fa, Marcianise è stata scossa da un altro suicidio, quello del 36enne Fortunato Patti, appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Siracusa.
Patti, separato e padre di tre figli, si è tolto la vita con l’arma di ordinanza nei pressi del penitenziario siciliano. La notizia ha sconvolto tutta la comunità, che non riesce a trattenere la rabbia per il mancato aiuto che le autorità dovrebbero offrire agli uomini in divisa. Un aiuto implorato, chiesto a gran voce ma, ad oggi, ancora nullo. Intanto la strage continua.