Rom in fuga dopo un furto speronano i carabinieri
Risiedono entrambi nel campo nomadi di Muggiano, a sud della città e appartengono a famiglie unite da legami di parentela, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine.
Sono i giovani rom che nel primo pomeriggio di giovedì sono stati arrestati dai carabinieri di Trezzano sul Naviglio dopo un folle inseguimento, degno di un set cinematografico. Uno ha 38 anni, numerosi precedenti per furto, ricettazione e resistenza alle spalle, già arrestato almeno una ventina di volte e in questo periodo sorvegliato speciale; l’altro è un sedicenne, anche lui già con precedenti.
Venerdì mattina a segnalare la loro auto in via Giordano Bruno, una Skoda già «nota» ai militari del posto, è stato un residente nel comune alle porte sud di Milano: i due uscivano da uno stabile con una federa utilizzata come un sacco e piena di oggetti. Quando sono riusciti a raggiungerli, i militari li hanno visti in via Verdi, dove si stavano allontanando da un palazzo con degli zaini in spalla. Più tardi si ricostruirà che avevano appena tentato di scassinare un’inferriata per entrare in un appartamento mentre i proprietari erano in casa.
A quel punto i carabinieri hanno intimato l’alt, al quale però non si sono fermati: così è cominciato l’inseguimento durante il quale i due sono stati bloccati da un camion in manovra; proseguendo a folle velocità in retromarcia proprio nel centro del paesino hanno anche impattato contro un’automobile, distruggendola (fortunatamente il proprietario è rimasto illeso). Infine hanno speronato la pattuglia dell’Arma, che per bloccarli era stata messa di traverso sulla carreggiata: i due militari a bordo sono rimasti leggermente feriti con prognosi di 10 e 20 giorni.
I fuggiaschi hanno quindi proseguito la corsa a piedi, inseguiti da un maresciallo: uno è stato preso quasi subito, l’altro dopo un tratto percorso nei campi, mentre si stava dirigendo di nuovo verso il campo nomadi.
Nell’auto è stata recuperata la refurtiva del primo appartamento scassinato (circa 5 mila euro in borse firmate) e una serie di oggetti per lo scasso: una troncatrice, targhe false, spray al peperoncino, palette e lampeggianti, radiotrasmittenti e strumenti per intercettare le frequenze delle forze dell’ordine oltre a un disturbatore di frequenze.
Il minore è stato portato al carcere Beccaria; il 38enne invece, dopo la direttissima, condotto a San Vittore: dovranno rispondere di furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché danneggiamento veicolo militare e intercettazione abusiva; un loro complice è riuscito a scappare.
Il terzetto potrebbe aver colpito nei giorni scorsi anche a Legnano e Busto Arsizio perché la loro vettura era stata notata e segnalata.