ITALIA, FORTE SCOSSA DI TERREMOTO 5.1: SI TEME IL PEGGIO
Ancora una volta la terra ha tremato, creando grande apprensione e terrore nella popolazione. Tra gli eventi naturali più distruttivi possiamo annoverare certamente il terremoto, che può mostrare nei casi più gravi una potenza distruttiva senza eguali. A generarli è lo spostamento improvviso di una massa rocciosa nel sottosuolo, che può generare una vibrazione di differente entità in superficie.
La scossa, di magnitudo 5.1 della scala richter, è stata avvertita distintamente in diverse province, provocando grande panico tra la popolazione, niente affatto abituata ad eventi del genere. Per fortuna l’ipocentro è stato registrato a notevole profondità, di ben 286 km sotto la superficie, altrimenti le conseguenze sarebbero potute essere di portata catastrofica: ecco dove è successo.
TERRIBILE SCOSSA
La notte di Halloween ha rischiato di trasformarsi in tragedia nella tarda serata di ieri, lunedì 31 ottobre, quando una forte scossa di terremoto ha sconvolto ben 3 regioni del Sud Italia, coinvolte molto di rado da questo fenomeno naturale. La scossa ha fatto registrare il suo epicentro in mare, a largo dei comuni calabresi di Scalea e San Nicola Arcella, dove si è avvertita più nitidamente.
Dalla costa calabra nord Occidentale, nella provincia di Cosenza, il terremoto è stato percepito con una certa intensità anche nella provincia di Salerno in Campania e in quella di Potenza in Basilicata. Secondo gli esperti, le conseguenze sarebbero potute essere ben peggiori se l’ipocentro del terremoto non fosse stato così in profondità, scaricando gran parte della sua energia sotto la superficie.
Secondo quanto riferiscono i Vigili del Fuoco in un comunicato diramato in queste ore, pare non ci siano stati danni: “Non sono stati segnalati al momento danni alla Sala Operativa regionale, che continua a monitorare la situazione in contatto con i sindaci dei comuni più vicini alla zona epicentrale”. Oltre alla grande paura, non sembrano esserci state conseguenze di alcun tipo per la popolazione coinvolta.