Così la Guardia Costiera ha salvato i 70 migranti rifiutati da Malta

l salvataggio in mare di 70 migranti a bordo di un barcone in avaria in acque maltesi da parte della nostra Guardia Costiera continua a far discutere.

Ancora una volta la Valletta ha evitato l’intervento affermando di non avere mezzi a disposizione e quindi lasciando la situazione in mano all’Italia. Ad allertare la Guardia Costiera è stato l’equipaggio della Mare Jonio del progetto Mediterranea che dopo aver riscontrato il rifiuto da parte dei maltesi sull’intervento ha contattato il centro di controllo di Roma. In un primo momento la Guardia Costiera, come ricostruito da Repubblica, avrebbe rifiutato di intervenire affermando che sarebbe entrata in azione solo nel caso in cui il barchino fosse entrato nella zona di competenza italiana.

Poi la stessa Guardia Costiera è intervenuta scortando l’imbarcazione in avaria fino a Lampedusa. I migranti a bordo della barca sono sbarcati sull’isola e sono stati trasferiti nell’hotspot locale. Ma in questa storia c’è anche un altro retroscena. La prima barca a dare l’allarme è stata un’imbarcazione tunisina che avrebbe intercettato il natante dei migranti. Si tratterebbe di un motopesca. L’equipaggio avrebbe prima dato l’sos e poi si sarebbe allontanato dalla zona. L’sos è stato raccolto proprio dalla Mare Jonio che ha poi contattato prima Malta e poi Roma.

IL GIORNALE.IT

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