ARMA IN LUTTO, GABRIELE COMANDANTE DEI CARABINIERI MUORE A SOLI 49 ANNI
Una tragedia ha scosso l’Arma dei carabinieri, ieri pomeriggio, 22 ottobre 2022. Un decesso improvviso, arrivato come un fulmine a ciel sereno e la notizia che ha iniziato a diffondersi, divulgata dalle agenzie stampa, sino alle testate nazionali.
Un grande carabiniere, uno di quelli che ha messo tutta la sua vita al servizio della giustizia, grazie alla sua grande professionalità, è stato stroncato alla dimensione terrena.
Il destino, si sa, a volte è davvero spietato. I carabinieri e tutti coloro che esercitano un ruolo di responsabilità, oltre che pericoloso e stressante, sanno perfettamente quanto la loro missione sia difficile.
Sono in tante le notizie di militari che, purtroppo, sono morti in servizio, così come cresce il fenomeno dei suicidi tra di loro, che sta diventando una vera e propria emergenza.
Quanto accaduto ieri, però, non ha nulla a che vedere con il lavoro ma è frutto di un brutto scherzo del destino. Vediamo, in dettaglio, chi è la vittima e cosa è successo.
Ieri pomeriggio, 22 ottobre 2022, il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, il colonnello 49enne Gabriele Mambor, romano, che da anni, ormai, per lavoro, aveva lasciato la Capitale che gli ha dato i natali, per trasferirsi in Sud Italia, si stava semplicemente dedicando alla sua passione: la pesca subacquea.
Come faceva spesso, d’altronde, si è immerso nelle acque crotonesi quando, tutto ad un tratto, avrebbe accusato un malore improvviso, morendo in acqua. Il malore, di cui è in fase d’accertamento la natura, non gli ha lasciato scampo. Si è spenta così l’esistenza di un grande professionista, dedito al suo lavoro che, in un pomeriggio libero, si stava dedicando al suo hobby.
Il cadavere dell’ufficiale è stato recuperato nei pressi della spiaggia di fronte al cimitero di Crotone. Sul posto sono sopraggiunti la Capitaneria di porto, i Vigili del fuoco ed il Suem 118, oltre alle Forze dell’ordine. Mambor, che aveva prestato servizio in Calabria prima nei cacciatori di Vibo Valentia, poi nel comando dei Ros di Reggio Calabria, dopo aver comandato il reparto operativo dei carabinieri di Bari, dal settembre 2020 era arrivato al comando dell’Arma provinciale di Crotone.
Il 7 settembre del 2020 aveva espresso, dinnanzi alla stampa crotonese, la felicità di essere per la terza volta in servizio in Calabria, dicendosi molto legato a quella terra in cui si sentiva a casa. Parole molto profonde, le sue, da cui traspariva un legame molto stretto con quel Sud che lo aveva accolto calorosamente, durante la sua lunga carriera. Sempre nel corso della sua presentazione alla stampa crotonese, aveva dichiarato: ” Siamo al servizio del cittadino, non è una parola di circostanza, è una parola in cui credo e condivido, e come Comandante Provinciale sono il primo garante di questo rapporto che deve essere sempre costante, continuo. Sicuramente la mia priorità è la vicinanza alla cittadinanza”.
Il quotidiano della città di Crotone, “Il Crotonese”, ha voluto rendere omaggio al carabiniere scomparso, riproducendo le sue parole, pronunciate al momento del suo insediamento: “Dire che noi carabinieri siamo al servizio dei cittadini non è una frase di circostanza: il ruolo dei carabinieri e delle altre forze dell’ordine è fondamentale sul territorio perché contribuisce a mantenere vivo quel patto sociale con le istituzioni”. Una grande perdita per l’Arma dei Carabinieri, attorno alla quale sono in corso gli accertamenti di rito per scoprire le cause sottese al decesso.