“Arrestato dalla polizia”. Musica italiana sotto choc, il cantante è in carcere
Il rapper Niko arrestato. Vincenzo Pandetta, in arte Niko, due dischi d’oro per il singolo Pistole nella Fendi e per l’album Bella vita, è stato arrestato dalla polizia in esecuzione di un’ordine di carcerazione per spaccio ed evasione.Dopo aver pubblicizzato nei giorni scorsi sui social la notizia della sua condanna, il cantante si era sottratto al provvedimento ma è stato rintracciato in zona Quarto Oggiaro dagli agenti della Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Milano.
Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dei legali del rapper conosciuto come Niko, all’anagrafe Vincenzo Pandetta, rendendo definitiva la condanna a quattro anni per spaccio di stupefacenti. Lo scorso 6 settembre, Vincenzo Pandetta aveva postato una foto sul suo profilo Instagram vestito con la divisa da carabiniere e la caption “Maresciallo, non ci prendi”.
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Niko Pandetta, il cantante e rapper arrestato per spaccio di droga
Niko è uno dei cantanti neomelodici e trap più in voga del momento è nipote di un boss pluripregiudicato, Salvatore Turi Cappello, condannato al 41 bis dal 1993, nonché braccio destro di Salvatore Pillera detto “Turi càchiti” (“fattela addosso”, la frase che usava dire alle sue vittime prima di premere il grilletto della sua pistola). Niko Pandetta è nato a Catania nel 1991 e in passato è stato travolto dalle polemiche per aver dedicato una canzone allo zio.
“Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore – canta Niko Pandetta- per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis”. Ospite anche in tv, il giovane aveva anche commentato gli omicidi di Falcone e Borsellino come un “prezzo” da pagare per la propria scelta.
“Sono abituato agli spazi stretti, alle case piccole, alle celle, alla scena italiana. Quando tornerò là mi porterò il vostro affetto. Da dentro vi darò nuova musica. Uscirò e mi vedrete più forte di prima”, ha scritto Niko Pandetta sui social. E ancora, a corredo di uno scatto dietro alle sbarre: “Sono cambiato ma pagherò il mio passato finché ci sarà da pagarlo. Non fuggo più né dalla polizia né dalle mie responsabilità”.