Paolo Savona su Mattarella: ‘Meno parlo, meglio è…’
“È necessario ripetere ciò che fece Roosevelt con il New deal e le riforme. Egli mise insieme la parte Nord industrializzata e la parte Sud agricola degli Usa ed è riuscito nell’intento.”
A dichiararlo, nell’Aula della Camera, il ministro per gli affari europei, Paolo Savona, riferendosi al Def.
“Il mio convincimento – prosegue – è che si stia tentando un poderoso sforzo per una Italia unitaria, di coincidenza di interessi tra la zona avanzata e la zona arretrata, non certo culturalmente, del Paese.”
“Il reddito di cittadinanza colpisce la povertà. Può avere delle controindicazioni, che vanno controllate, ma anche cautele perché la gente non si sieda e non smetta di cercare un lavoro. Per creare lavoro bisogna anche crearlo” sostiene.
“C’è un eccesso di risparmio di 50 mld e quindi abbiamo bisogno di una politica economica che miri ad assorbire questo spazio. Il tendenziale dice che non facciamo niente e il risparmio in eccesso invece di diminuire aumenta. Il che vuol dire che il Paese vivrà al di sotto delle proprie risorse” sottolinea Savona.
“Un ambizioso programma che mira a rispondere all’aumento della povertà e a consentire una maggiore flessibilità nei pensionamenti anticipati. Gradualità che è stata accettata per conseguire significativa riduzione del deficit pil. Possiamo crescere anche di più non solo perché c’è lo spazio nel risparmio ma anche perché ci sono le energie” dice citando le conclusioni del Def.
“Posso andare a dormire sereno la notte perché il futuro sarà migliore e non peggiore” afferma.
Riguardo all’atteggiamento del presidente Sergio Mattarella in relazione alla manovra, precisa: “non ha mai posto obiezioni determinanti, al massimo può suggerirci delle cautele”. E sul monito del capo dello Stato ha precisato: “Meno parlo, meglio è…”.
Su Mario Draghi, presidente delle Bce, osserva: “passerà alla storia per aver salvato l’economia europea inondandola di miliardi. Ma allo stesso tempo, ha peccato nel non aver posto l’esigenza di rafforzare i poteri della Bce per scongiurare altre crisi.”