La Russa, Lilli Gruber: “Fiori alla Segre? Non ho sentito la parola antifascismo”
L’elezione di Ignazio La Russa alla presidenza del Senato si sta portando dietro strascichi polemici di ogni tipo. Tra chi non è per nulla soddisfatto di quanto accaduto c’è sicuramente Lilli Gruber. Durante l’ultima puntata di Otto e mezzo, andata in onda a poche ore dalla nomina del nuovo presidente di Palazzo Madama, la conduttrice non riesce proprio a contenersi e si lascia andare ad un giudizio impietoso sul fedelissimo di Giorgia Meloni.
A colpire in modo particolare la giornalista è stata la scena del mazzo di fiori regalato da Ignazio La Russa a Liliana Segre. La senatrice a vita, come da prassi, ha presieduto la seduta di Palazzo Madama che ha portato all’elezione di La Russa, in quanto senatrice più anziana. Nel momento in cui la Segre ha proclamato l’elezione di La Russa, l’ex colonnello finiano l’ha raggiunta sul banco della presidenza porgendole un bel mazzo di fiori che lei ha accettato di buon grado.
“Adesso vi devo dire io qualcosa. – sbotta ad un certo punto Lilli Gruber interrompendo i suoi ospiti – Ma scusate, mi sembra un gesto di buona educazione. – dice riferendosi al gesto di La Russa – Ma che è il mazzo di fiori alla Segre? Sarebbe simbolo di pacificazione il fatto che quello che è diventato presidente del Senato porti un mazzo di fiori a una signora di 92 anni senatrice a vita? No, ma per favore! La parola fascismo e antifascismo non la abbiamo sentita nel discorso di Ignazio La Russa”, conclude così il suo intervento polemico.
Insomma, Lilli Gruber non crede affatto che il gesto di regalare dei fiori a Liliana Segre stia a significare che Ignazio La Russa abbia voluto cancellare in un sol colpo tutto il suo passato di fascista e post fascista. Quello è stato solo un gesto di inevitabile cortesia secondo la sua opinione.