Bonus 200 euro, chi dovrà restituirlo: tutto ciò che si deve sapere
Bonus 200 euro, in una nota l’Inps ha precisato come lavoratori dipendenti (pubblici e privati), pensionati e titolari di reddito di cittadinanza che hanno ricevuto l’indennità lo scorso luglio possano essere costretti a restituirlo. La ragione non è punitiva, piuttosto affonda nella ratio della misura stessa pensato con lo scopo di dare sostegno concreto ai cittadini colpiti dall’aumento improvviso dei costi dell’energia. Il decreto-legge n. 50/2022 che custodisce la norma precisa come l’indennità sia da indentificarsi come ‘una tantum’ specificando poi la tipologia degli aventi diritto.
Per beneficiare della prestazione infatti i richiedenti devono avere una serie di caratteristiche: avere percepito un reddito complessivo lordo non superiore a 35.000 euro nel periodo d’imposta 2021, non devono aver fruito del bonus 200 euro disciplinato dagli artt. 31 e 32 del Decreto Aiuti e usufruito dello sgravio contributivo dello 0,8% nei primi sei mesi dell’anno (entro il 23 giugno 2022).
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Bonus 200 euro, ecco chi deve restituirlo e perché
La modalità di azione dell’intervento, l’INPS ha erogato il contributo in maniera automatica, ha spinto ora l’istituto previdenziale ad una serie di controlli sui requisiti di chi può chiedere o ha già chiesto e ottenuto riservandosi la possibilità di richiederlo indietro se dovessero mancare i due requisiti sopra (Clicca qui per “Verifiche Bonus Decreto Aiuti 2022”). Nel caso in cui qualcuno avesse ricevuto il bonus e poi a fine anno si ritrovasse ad esempio ad avere un reddito superiore alla soglia, sarà obbligato a restituirlo l’anno successivo.
Gli altri casi previsti dall’Inps in cui potrebbe essere necessario procedere alla restituzione dei 200 euro sono l’eventuale ricezione dell’aiuto una tantum da due diversi datori di lavoro. Dopo l’indennità trasferita a luglio, ad ottobre entreranno nuove categorie come collaboratori sportivi.
E ancora precari della scuola e lavoratori che non hanno usufruito dello sgravio contributivo entro i primi sei mesi dell’anno perché coperti da contribuzione figurativa. Non dovranno presentare domanda, ma lo riceveranno in maniera automatica nella busta paga del mese di ottobre.