Nuovo governo, totoministri. La possibile squadra di Giorgia Meloni tra sorprese e delusioni

Già si parla, giustamente, di Toto ministri per il governo di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli D’Italia sarà molto probabilmente la nuova premier italiana, la prima donna dall’inizio della Repubblica. E naturalmente, in queste prime ore dopo la vittoria alle elezioni del 25 settembre, tutte le attenzioni sono dirette verso la squadra di governo che avrà il compito di presentare al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nuovo presiedente del consiglio infatti, avrà l’arduo compito di guidare il paese in uno dei periodi più oscuri degli ultimi tempi.

Dal conflitto russo-ucraino, la minaccia nucleare dall’est, la crisi energetica e l’inflazione alle stelle. Anche sul piano europeo le cose non sono semplici per la politica oltranzista della Meloni, che però a Bruxelles non sembra avere troppi nemici, anzi. Insomma bisognerà vedere come la nuova premier (lo diamo per scontato sarà lei), andrà a ricoprire le figure cardine del nuovo governo, iniziando forse dalla pedina più importante, quella dell’economia. Secondo il Messaggero, sembra che anche la futura premier stia considerando l’ipotesi di dividere le Finanze pubbliche dall’Economia.

Toto ministri per il governo di Giorgia Meloni

Toto ministri per il governo di Giorgia Meloni: chi c’è e chi è escluso

Per il Mef si fa da tempo il nome di Fabio Panetta (attuale membro del board della Banca Centrale Europea). Si parla anche di Domenico Siniscalco, che in caso di pacchetto, potrebbe finire al Tesoro. Lì però anche la concorrenza di Maurizio Leo, attuale responsabile economico di FdI. Per la Farnesina il nome che fa dalla maggiore è quello di Antonio Tajani di Forza Italia. Elisabetta Belloni, capo del Dis (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).

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Toto ministri per il governo di Giorgia Meloni

In salita anche le quotazioni dell’ambasciatore Stefano Pontecorvo. Mentre per la Difesa si fanno i nomi di Adolfo Urso del Copasir ed Edmondo Cirielli. Per gli interni c’è sempre l’autocandidatura di Matteo Salvini, richiesto anche dal suo elettorato per ‘risolvere’ la questione sull’immigrazione clandestina. Lo stesso che ha suggerito il nome di Giulia Bongiorno per la Giustizia. Ma non tutti guardano Salvini con benevolenza e spunta per il Viminale anche il nome di Matteo Piantedosi, attuale prefetto di Roma.

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Ma in corsa, scrive La Stampa, c’è anche l’appena eletto (con FdI) Giuseppe Pecoraro. Un altro nome per via Arenula è quello di Carlo Nordio. Mentre come sottosegretari alla presidenza del Consiglio circolano i nomi di Guido Crosetto, Francesco Lollobrigida e Giovanbattista Fazzolari. L’ex presidente di Confindustria Antonio D’Amato potrebbe diventare ministro dello Sviluppo Economico. Fabio Rampelli potrebbe andare alle Infrastrutture e ai Trasporti. Si parla anche di Raffaele Fitto agli Affari Ue e dell’ex governatore siciliano Nello Musumeci al Sud. Staremo a vedere.

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