“Cara mammina…”. Giorgia Meloni, anche la figlia Ginevra ha voluto dire la sua dopo il voto
Giorgia Meloni e la lettera della figlia Ginevra. La leader di Fratelli d’Italia si sta godendo in queste ore la vittoria alle elezioni politiche. Il suo partito è risultato il più votato con oltre il 26% dei voti. L’Italia potrebbe così avere per la prima volta una premier donna. Intanto in queste ore ha detto la sua anche la mamma di Giorgia Meloni, Anna Paratore, che ha spiegato quale dovrebbe essere secondo lei il primo provvedimento del nuovo governo.
“Spero che elimini la vergogna del reddito di cittadinanza ai 18enni, che prendono i soldi per stare a casa a giocare ai videogiochi e dia quei soldi ai malati, agli anziani che non arrivano alla fine del mese, a chi ne ha davvero bisogno. Non a chi non ha voglia di lavorare”. Queste le parole di Anna Paratore, mamma di Giorgia Meloni, al giornalista di Repubblica Luca Mancuso. Ma adesso anche la figlia di Giorgia, Ginevra, ha mandato un messaggio alla mamma.
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La lettera di Ginevra alla mamma Giorgia Meloni
In tanti stanno facendo i complimenti a Giorgia Meloni per la vittoria alle elezioni politiche. Ma un messaggio particolare è arrivato da sua figlia Ginevra. “Cara mammina, sono tanto felice che hai vinto. Ti amo”. Queste le semplici ma toccanti parole che la piccola di 6 anni ha voluto dedicare alla mamma.
Giorgia Meloni ha avuto Ginevra con il compagno Andrea Giambruno, 41enne giornalista Mediaset conduttore di Studio Aperto. In una intervista al Corriere della Sera la leader di Fratelli d’Italia definì Andrea “un padre fantastico, presentissimo. Passa a Milano una settimana al mese, ma quando è qui lavora quasi sempre di sera e durante il giorno sta molto con Ginevra. Ci alterniamo, ci
aiutiamo, ci completiamo”.
La stessa Giorgia Meloni ha voluto ringraziare i suoi familiari che in questo periodo le sono stati vicino: “Voglio ringraziare la mia famiglia, Andrea, mia figlia, mia sorella, mia madre. Tutti quelli per i quali io ci sono stata meno di quanto loro ci fossero per me”.