ITALIA, SCOPERTI MENTRE RIESUMANO UN CADAVERE, DALLE INDAGINI DELLE AUTORITÀ ECCO COSA È EMERSO

Storie davvero macabre, storie che fanno paura, quelle che si stanno, sempre più spesso, verificando in Italia. Sembrano il frutto della mente di un regista horror, eppure, vi assicuro, che si tratta di realtà.

Agghiacciante, ma realtà. A volte facciamo fatica a credere che, quanto riportato sui principali siti di cronaca, sia vero, soprattutto se mille dubbi attanagliano coloro che si occupano del caso.

Si tratta di episodi che farebbero rabbrividire o urterebbero la sensibilità delle persone che più hanno a cuore l’argomento “defunti”. C’è chi ci mette una vita per costruirsi la cappella di famiglia e chi, invece, si vede costretto a seppellire i propri cari nelle tombe comunali.

Si ha un corpo su cui piangere, per alleviare la sofferenza della dipartita. Per chi ha fede, in attesa di rincontrarsi in paradiso, si ha comunque un modo per restare in contatto col proprio caro, portandogli dei fiori, facendogli delle preghiere, andandogli a far visita nei momenti bui, cercando conforto.

C’è chi, però, non ha rispetto neppure dei cimiteri, dei luoghi adibiti alla sepoltura e quanto accaduto poche ore fa in Italia è un chiaro esempio di crudeltà spietata.

Quella che sto per raccontarvi è una vicenda che arriva da Roccarainola, una cittadina in provincia di Napoli. Qui i carabinieri hanno fatto una scoperta davvero assurda. Gli agenti hanno sorpreso tre lavoratori socialmente utili in forza al Comune, nel cimitero cittadino. Ma cosa ci facevano? Erano intenti e riesumare un cadavere nel giorno di chiusura del cimitero. Senza nessuna autorizzazione, armati di pala, stavano dissotterrando una salma.

Sin da subito sono scattate le indagini e si è scoperto che tutti e tre i lavoratori socialmente utili colti in fragranza di reato, erano percettori del reddito di cittadinanza, la misura a sostegno della povertà, che è così tanto dibattuta, specie in ambito politico, sin dalla sua introduzione il cui destino è appeso ad un filo, da decidersi con l’entrata in vigore del nuovo esecutivo.

I 3 Lsu sono stati segnalati all’Inps mentre, nel frattempo, gli investigatori hanno cercato di trovare una spiegazione al gesto macabro della riesumazione senza autorizzazione. Allo stato attuale, l’ipotesi più accreditata è che abbiamo compiuto il gesto di rimozione della salma per poterne sistemare un’altra dietro compenso.

La pratica della riesumazione è molto diffusa in Italia, specie nel Meridione. In genere viene effettuata dopo 5 anni dal decesso, quando il cadavere si è decomposto e restano solo le ossa. Queste ultime vengono esposte al sole per farle ben asciugare, poi avvolte in un lenzuolo e collocate in una nicchia.

Generalmente si tratta di nicchie sopraelevate,, disposte lungo la parete e, molto spesso, i resti del defunto vengono collocati accanto a quelli di altri membri deceduti della stessa famiglia. Questo, sia in un’ottica spirituale che logistica, in modo da guadagnare spazio per accogliere altri defunti. Ovviamente il caso di Roccarainola non rientra in queste due motivazioni e si dovrà accertare se i tre abbiamo reiterato il reato. Ad oggi, sono stati denunciati per violazione di sepolcro. Non c’è mai limite al peggio!

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