STUPRANO LA FIGLIA, LUI DECIDE DI AFFRONTARLI DI PERSONA
Ci sono storie che non possono essere tenute nascoste perché, parlarne è un modo per sensibilizzare le autorità e la gente su un argomento che è una vera e propria piaga della nostra società.
Mi riferisco alle violenze sessuali e alle conseguenze devastanti, sia fisiche che psicologiche, che ne conseguono. Una giovane donna vittima di abusi sperimenta un senso di isolamento, depressione, ansia, disturbo da stress post traumatico.
Inoltre vergogna, disperazione, sensazioni di colpa, rabbia, agorafobia, paura degli spazi aperti, paura di restare da sola, paura della sessualità. In alcuni casi, la vittima sembra non trovare via d’uscita se non quella di provare a togliersi la vita.
Capiamo bene quanto il fenomeno sia radicato e debba essere sconfitto, per evitare che la mattanza continui, che sempre più donne continuino a subire, senza trovare, a volte, il coraggio di denunciare.
Vi riporto un fatto di cronaca di cui si è tanto discusso, risalente allo scorso anno ma che ha lasciato sgomenti e increduli gli italiani che hanno avuto modo di leggerlo.
E’ la storia di una 18enne friulana che, durante le vacanze estive nella celebre località turistica di Lignano Sabbiadoro, aveva conosciuto un giovane piemontese, con la quale la storia si era chiusa molto presto poiché lui aveva tentato approcci troppo fisici, spingendosi al limite di un abuso denunciato. A distanza di anni, i due, casualmente, si sono rincontrati sul lungomare di Lignano, dove la ragazza stava passeggiando con delle amiche.
L’ex fidanzato, a quel punto, le ha cinto il braccio e l’ha convinta a seguirlo, mentre le amiche della stessa si sono allontanate. Così l’ha condotta in un appartamento di Lignano della nota località, balneare, che era solito prendere in affitto per le vacanze estive E’ a quel punto che si è consumato l’orrore. La ragazza è stata costretta a fare sesso con tutti i compagni del suo ex fidanzato e ad avere un rapporto completo con uno di loro.
La 18enne ha raccontato tutto al padre, che ha dichiarato: “Tua figlia ti racconta tra singhiozzi di essere stata violentata e tu che fai? Io ho deciso d’impeto, sono corso a cercare i suoi aggressori”. L’uomo ha deciso di farsi giustizia da solo. Si è presentato immediatamente presso l’appartamento dove si sono consumati gli abusi verso sua figlia, ha chiesto i farsi aprire ma, non ricevendo risposte, ha sfondato la porta. Un rumore fortissimo, un frastuono, le urla dei vicini.
Uno scenario davvero forte con i 5 stupratori, tutti italiani, di età compresa tra i 17 e i 21 anni, tutti residenti tra Veneto, Lombardia e Piemonte, che si sono barricati in una stanza dell’appartamento. Sul posto, allertati dal vicinato, sono giunti i carabinieri ed un’ambulanza.
I 5 sono indagati per violenza sessuale, deferiti a piede libero, mentre la vittima è stata subito trasportata in ospedale dove le sono stati effettuati accertamenti più approfonditi. E’ stata la 18enne a ricostruire, con il supporto di una psicologa, quanto le è accaduto, mentre i 5 hanno sempre ribadito che la giovane li ha seguiti volontariamente e che non le è stato impedito di uscire dall’appartamento e di rientrare a casa.